La storia di Cefalù racconta che il presepe in città aveva una vera e propria tradizione. Fino alla fine dell’800, infatti, il presepe aveva una sua propria originalità anche perché vi erano dei veri e propri presepisti che realizzavano figure che riproducevano scene di vita quotidiana cefaludese. Questi presepi, in genere, trovavano spazio nelle chiese dei diversi ordini religiosi ma anche in quelle il cui culto all’interno era portato avanti dal clero secolare.
Si ha notizia di un presepio di marmo che si trovava all’interno del monastero benedettino delle monache di santa Caterina e di un presepe in legno custodito all’interno del Convento della Mercè. Questo era il quarto convento ed apparteneva ai Mercenari scalzi. Era un convento fra i più importanti della Sicilia perché vi si sono celebrati diversi capitoli per l’elezione del ministro provinciale. Si ha notizia di un altro rarissimo presepe in legno che si doveva trovare all’interno del convento di san Domenico. Un presepe di rara bellezza, invece, si trovava all’interno del convento di san Pasquale.
Una vera e propria tradizione, nella costruzione delle figure presepiali, si portava avanti all’interno dell’orfanotrofio della Badiola. Una tradizione questa che ha portato le suore di questo collegio, in tempi recenti, a costruire un presepio artistico all’ingresso del proprio convento. Di un presepio costruito sotto uno degli altari, visitabile tutto l’anno, vi è notizia all’interno della chiesa del convento di san Nicolò.
Notizia di presepi si ha anche sul versante delle confraternite che esistevano a Cefalù. In particolare i membri della confraternita dell’Annunziata erano soliti allestire un presepe all’interno dell’omonima chiesa. Si ha anche notizia di un presepe costruito all’interno della chiesa dell’Itria attorno al quale si riunivano, durante la novena di Natale, i membri della confraternita della Madonna dell’Itria. La confraternita del Santissimo Sacramento, invece, era solita allestire un presepe nei pressi dell’omonima chiesa. Anche questo presepe nel passato era meta di novene natalizie popolari.
Di un presepio allestito sotto un altare si ha notizia per la chiesa del Purgatorio. Di un altro presepe, meta soprattutto di visite da parte dei contadini, si ha notizia per la chiesa di san Giuseppe. Infine di un presepio, costruito sempre sotto un altare, attorno al quale si davano appuntamento i mulattieri, si trovava all’interno della chiesa di santa Maria al Borgo. Una sacra famiglia, infine, è stata l’oggetto dell’artistica realizzazione che troneggia nella grande cappella costruita all’interno dell’Istituto Di Giorgio oggi diventata la chiesa parrocchiale della comunità del santissimo Salvatore alla Torre. Si ha anche notizia di un grande presepe che erano solite costruire, nel secolo scorso, le suore figlie della Croce.