Dopo aver subito un solo gol nelle precedenti 16 gare disputate fra tutte le competizioni, i Bianconeri ne incassano due in casa contro il Tottenham nell’andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League e non vanno oltre il pareggio in una sfida che era cominciata sotto i migliori auspici.
Protagonista assoluto, nel bene e nel male, Gonzalo Higuaín. Il Pipita va a bersaglio al 2′ su azione e al 9′ su rigore, poi sul 2-0 fallisce in contropiede la chance per chiudere definitivamente i conti e a fine primo tempo – dopo la rete ospite di Harry Kane – calcia sulla traversa un altro rigore. Nella ripresa Christian Eriksen firma su punizione la rete del definitivo 2-2.
La sfida sembra mettersi subito in discesa per la Juventus, tanto che gli Spurs non hanno nemmeno il tempo di ambientarsi che già si ritrovano ad inseguire. Sugli sviluppi del primo affondo bianconero, Miralem Pjanić si guadagna una punizione dai 35 metri e la batte personalmente: il playmaker bosniaco chiama uno schema e serve Gonzalo Higuaín con un delizioso tocco morbido. Il Pipita batte di prima intenzione e fulmina Hugo Lloris con un destro a incrociare.
Frastornati dal gol-lampo, gli Spurs subiscono il raddoppio su rigore, sempre ad opera dell’argentino. Ben Davies atterra goffamente Federico Bernardeschi in area e dal dischetto il Pipita batte Lloris per il 2-0. Non sono passati nemmeno dieci minuti e sulla sfida sembra già campeggiare a chiare lettere il marchio della Vecchia Signora.
Al fischio finale, però, manca ancora una vita e la partita cambia pelle. Higuaín fallisce il colpo del ko in contropiede, così gli Spurs prendono coraggio e si rimettono in carreggiata. Gianluigi Buffon salva una prima volta su Kane, deviando sul fondo una velenosa conclusione a incrociare, ma nulla può quando Dele Alli pesca il numero dieci sul filo del fuorigioco: il centravanti inglese salta agevolmente il portiere bianconero e deposita il pallone nella porta sguarnita.
Gara riaperta, ma allo scadere del primo tempo è ancora il Pipita ad avere la chance di chiuderla una volta per tutte. Douglas Costa si esibisce in uno scatto letale e salta come un birillo Serge Aurier, che lo stende in area. Secondo rigore della serata per i Bianconeri e sul dischetto si presenta ancora una volta l’argentino, ma stavolta la sua conclusione – centrale e potentissima – si stampa in pieno sulla traversa di Lloris.
Così il potenziale 3-1 bianconero si trasforma i 2-2 al 72′. Alli si guadagna una punizione dal limite e Christian Eriksen la tramuta in gol beffando Buffon – colto in controtempo – con un rasoterra che si insacca sul palo di competenza del portiere.
Il tempo per rimettere avanti la testa ci sarebbe, ma il Tottenham assorbe bene la reazione bianconera e conduce in porto senza particolari affanni un risultato prezioso. Per la squadra di Massimiliano Allegri il discorso qualificazione si complica: servirà un successo a Londra (dove però la Juve non ha mai vinto) o un pareggio con più di due reti. Il verdetto definitivo fra tre settimane a Wembley.