L’anticipo serale della ventiseiesima giornata di serie A, settima di ritorno, consegna alla squadra di Spalletti il terzo posto provvisorio: i punti sono 51, uno più della Roma, impegnata nel posticipo domenicale col Milan, e due più della Lazio, nel pomeriggio in casa del Sassuolo. I nerazzurri trovano la seconda vittoria nelle ultime sei partite a San Siro. I giallorossi (in tenuta bianca) restano fanalino di coda con 10 punti e solo sconfitte in trasferta. Spalletti con il solito 4-2-3-1: Handanović tra i pali, Cancelo e D’Ambrosio laterali e Ranocchia e Škriniar centrali di difesa, Vecino e Gagliardini mediani, Candreva, Rafinha e Perišić giostrano alle spalle dell’unica punta Eder (Icardi in panchina). De Zerbi sceglie il 4-3-3: Puggioni in porta, difesa con l’ex Arsenal Sagna, Djimsiti, Tosca e Letizia, centrocampo con Viola, Sandro e Djuričić; il tridente d’attacco è composto da Guilherme, Coda e Brignola. L’avvio non è bruciante. Devono passare oltre 16’ per vedere Perišić schiacciare fuori di testa un cross di Cancelo dalla destra. Il Benevento gioca in contropiede, ma spreca un paio di situazioni in cui poteva creare la superiorità numerica. Al tiro arriva bene Coda, ma la sua botta è troppo centrale e Handanović ci mette le mani aperte. Tutto qui il primo tempo. E il pubblico di San Siro fischia i suoi quando Pairetto manda le squadre al riposo. Il Benevento si ripresenta in campo con Cataldi per Djuričić. È solo al 54’ che l’Inter impegna Puggioni in una respinta, un po’ goffa, su gran botta di Vecino dal limite. L’occasionissima ce l’ha il Benevento: su lancio di Brignola, Coda si presenta tutto solo davanti a Handanović, sceglie di calciare di prima e non inquadra la porta da posizione favorevole. A cavallo del minuto 62’ doppia fiammata: Cataldi cade in area nerazzurra dopo un contatto con Ranocchia, il Benevento protesta ma Pairetto non batte ciglio, sulla ripartenza dell’Inter, Eder tenta il pallonetto a scavalcare Puggioni ma la sfera termina di poco alta. Al 65’ Spalletti inserisce Karamoh per Rafinha. Risponde De Zerbi con Del Pinto per Sandro, acciaccato. Ma la sblocca l’Inter con il quarto gol di Škriniar: su corner da destra di Cancelo, Vecino la prolunga di testa, irrompe il difensore ex Sampdoria che di testa insacca nonostante la deviazione di Puggioni (66’). La partita cambia radicalmente. Su punizione dalla trequarti di Cancelo, Ranocchia trova il colpo di testa vincente che non dà scampo al portiere giallorosso. Non è un caso che con l’uscita di Sandro, gli stregoni abbiano incassato due gol di testa. All’81’ arriva anche il secondo cartellino giallo per Viola e il Benevento resta in dieci. La partita finisce qui, San Siro nerazzurra tira un sospiro di sollievo.