Il vescovo Giuseppe alle giornate dell’agricoltura

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Il vescovo Giuseppe Marciante in visita stamattina alle giornate dell’agricoltura di Valledolmo. Il Presule si è fermato in tutti gli stand informandosi sulle attività e sulle occasioni di lavoro che vengono offerte alle persone. Ai giovani che ha incontrato ha raccomandato di non lasciare la propria terra e di impegnarsi per lo sviluppo di un territorio che diventi occasione di lavoro onesto e dignitoso. Molta attenzione il vescovo Giuseppe ha prestato a quelle realtà di filiera corta perché realtà produttive caratterizzate da un numero limitato e circoscritto di passaggi produttivi, e in particolare di intermediazioni commerciali, che possono portare anche al contatto diretto fra il produttore e il consumatore. Il Vescovo ha partecipato al Convegno delle Giornate dell’Agricoltura 4.0 organizzato dal Comune di Valledolmo. Nel suo intervento ha ricordato l’importanza della creatività imprenditoriale. Dei giovani ha detto che ereditano una terra generosa da coltivare e conservare. Con l’ausilio di nuove tecniche e la creatività dei giovani si possono avere prodotti di qualità per la promozione gastronomica, culturale e imprenditoriale del territorio madonita.

Le Giornate dell’agricoltura di Valledolmo sono arrivate alla diciottesima edizione. L’appuntamento è uno dei più importanti di tutta l’Isola. Presenti fino al primo maggio espositori da ogni parte della Sicilia, che promuoveranno negli stand allestiti per l’occasione prodotti dell’agroalimentare, artigianato e macchinari agricoli. Quest’anno, inoltre, la fiera si svolge con il supporto di Slow Food Sicilia, presente con un punto informativo dedicato ai presidi e diversi eventi. «Un piccolo Expo del settore – dice Roberto Nocera, assessore all’Agricoltura del Comune di Valledolmo – La partecipazione degli espositori è aumentata di circa il 40 per cento rispetto all’anno scorso, l’area espositiva è stata ampliata di duemila metri quadri, così come la vetrina zootecnica e possiamo vantare con macchine agricole molto più vasto con gli ultimi ritrovati della tecnologia dei macchinari per la lavorazione della terra».

«Arrivano espositori anche da altre regioni – spiega il sindaco Luigi Favari – l’evento sta assumendo proporzioni che vanno oltre la dimensione regionale. Lavoriamo perché nei prossimi anni la fiera, che si svolge grazie al patrocinio degli assessorati regionali al Turismo e all’Agricoltura, oltre che di sponsor privati, possa arrivare a essere economicamente autonoma, in grado cioè di autofinanziarsi». Prodotti locali, eventi – il polo fieristico è aperto tutti i giorni dalle 10 a mezzanotte – e degustazioni, ampio spazio sarà dato anche ai temi che riguardano il mondo dell’agricoltura. «Ospiteremo un tavolo tecnico – prosegue il primo cittadino – a cui prenderanno parte anche rappresentanti della commissione Agricoltura alla Camera dei deputati. In seguito l’assessore regionale al ramo, Antonello Cracolici, illustrerà i dettagli del Psr 2014-2020. Molto importanti, inoltre sono i convegni organizzati da Slow Food».

«Quest’anno – conclude il sindaco Favari – le Giornate dell’agricoltura sono dedicate a Pio La Torre e Rosario Di salvo, uccisi per mano mafiosa 34 anni fa. La Torre è stato un paladino della lotta alla mafia e della liberazione delle terre, vogliamo ricordare così due persone a cui l’agricoltura siciliana deve molto».

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