Cefalù, convegni e vicende giudiziarie: replica il sindaco

Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Cefalù con la quale replica ai consiglieri comunali Piazza e Barranco in merito all’articolo: “Cefalù: convegni e vicende giudiziarie del sindaco”.

E’ encomiabile, a tratti commovente, lo spirito garantista di cui si dichiarano pervase, nel loro odierno scritto, le consigliere Barranco e Piazza. Solo per meglio mettere bene a fuoco la “genuinità” di questo approccio, è utile precisare che al 25 novembre 2017, epoca in cui si è svolta a Cefalù la conferenza organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese, non gravava su di me alcuna misura cautelare, perché ormai da svariati giorni il GIP di Termini Imerese aveva accolto la richiesta di revoca di quella in precedenza disposta. La foga garantista deve avere tratto in inganno le consigliere, in questo aspetto, come pure in quello che le porta a fare confusione tra processo ed udienza preliminare. In base a queste premesse, rincuora apprendere che le consigliere rimarranno, non si sa ancora bene come, “garantiste sino al terzo grado di giudizio”. Ciò che, francamente, desta perplessità è proprio la loro capacità di giudizio, se, per una misera esigenza di visibilità politica, non si curano di trascinare in questa inutile diatriba Istituzioni che dimostrano, con il loro comportamento, di ben conoscere i principi di legalità e di garanzia di uno Stato di diritto.

Il sindaco

Rosario Lapunzina

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