Al Festival di Cannes continua lo spettacolo, che quest’anno è lo spettacolo delle donne. La prima edizione del Festival del dopo scandalo Weinstein sta dando un segno forte di svolta, ad esempio con il film proiettato ieri Les Filles du Soleil di Eva Husson, con Emmanuelle Bercot e Golshifteh Farahani, un film femminista sul battaglione di soldatesse curde sopravvissute a violenze e diventate guerriere. In questa occasione sulla Montée des Marches hanno sfilato per la parità 82 donne di cinema da tutto il mondo, che rappresentano gli 82 film di registe passati in concorso dalla prima edizione a oggi. In concorso ieri anche il nuovo film – dedicato alle donne – del regista iraniano Jafar Panahi, censurato nel suo paese, l’Iran, e premiato a Cannes con la Caméra d’Or per Il palloncino bianco (1995): il suo Three Faces propone tre diversi ritratti di donna.
Tra le Special Screenings spicca il nuovo progetto di Wim Wenders, Papa Francesco – Un uomo di parola, docufilm che ha visto il regista tedesco al lavoro per ben due anni, anche con veri incontri ristretti, con Papa Bergoglio. Al centro del documentario un lungo dialogo col Pontefice che parla di morte, giustizia sociale, immigrazione, ecologia, e ruolo della famiglia