A Di Maio andrebbe il “super ministero” congiunto di Lavoro e Sviluppo economico, mentre a Salvini spetterebbe il Viminale
E’ Giuseppe Conte il nome favorito per Palazzo Chigi. Lo riferiscono fonti parlamentari, anche se non è arrivata alcuna conferma ufficiale da Lega o M5s. Nelle ultimissime ore il ballottaggio con Andrea Roventini, candidato assieme a Conte come ministro per il Movimento, vedrebbe tuttavia in vantaggio il membro del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. A Di Maio andrebbe il ministero del Lavoro, a Salvini il Viminale.
Giuseppe Conte premier, Di Maio al Lavoro, Viminale per Salvini: ecco le ultime novità del totoministriFavoritissimo il diplomatico Giampaolo Massolo agli Esteri
Giuseppe Conte premier, Di Maio al Lavoro, Viminale per Salvini: ecco le ultime novità del totoministri. Giuseppe Conte, avvocato e professore ordinario di diritto privato all’Università di Firenze, potrebbe essere il prossimo inquilino di Palazzo Chigi. Conte ha 51 anni, ed era stato indicato per ricoprire l’incarico di ministro della “Pubblica amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia”. Si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma (1988) con votazione 110/110 e lode. Tra il 1992 e il 1993 è stato borsista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Ha proseguito gli studi a Yale, negli Stati Uniti, a Vienna, Parigi, Cambridge e New York. E’ membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa
Favoritissimo Giampaolo Massolo agli Esteri, mentre Luigi Di Maio dovrebbe guidare un super ministero che unisca i dicasteri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. “I ministri li nomina il Presidente della Repubblica”, ha tuttavia ricordato il capo politico del M5s. Al leader della Lega, Matteo Salvini, andrebbe invece il ministero dell’Interno. Ancora aperti i nodi relativi all’Economia, al quale punta il Movimento, e alla Difesa, che interessa invece la Lega.
Di Maio: “Dalla prossima settimana governiamo” – “Questo fine settimana l’ho passato a sostenere sindaci in varie città, ma la cosa che cambia dalla prossima settimana è che il Movimento 5 Stelle andrà al governo del Paese”, ha annunciato Di Maio. “Prima di spread e dei parametri di Bruxelles, vengono i cittadini italiani con i loro diritti essenziali. E se dovremo pretendere qualcosa in Europa non andremo col cappello in mano, ma chiederemo i margini per poter spendere come seconda forza manifatturiera in Europa e che da 20 miliardi e ne vede rientrare 10-12”, ha aggiunto il capo politico 5 Stelle.