Settimana dei Geopark: Scillato svela i suoi tesori

Bella giornata di festa a Scillato, in occasione dell’appuntamento Geopark previsto per il 1 giugno, denominato” La roccia, l’acqua ed i genius loci fruibili di Scillato” insieme agli alunni della 2^ A del Liceo linguistico Cassarà di Cefalù e all’associazione SiciliAntica Scillato, alla scoperta dei mulini, dell’acqua e della zabbara.
La visita è cominciata dal mulino di Mastro Santo, un vecchio manufatto in pietra che stiamo cercando di recuperare, situato nella parte alta del paese, e dal quale è possibile ammirare la splendida vallata del fiume Himera Settentrionale, Monte Riparato e la Rocca di Sciara di Caltavuturo,e dall’altro lato la catena montuosa delle Madonie, per poi proseguire, con la visita al Centro di educazione Museo dell’acqua e la proiezione del video sull’acqua in inglese, e concludere con il laboratorio “open air” sulla zabbara, che abbiamo predisposto nello spazio adiacente al museo, con il contributo impareggiabile del presidente di SicilAntica Scillato Giovanni Capizzi.
Nella dimostrazione pratica, realizzata da Giovanni, delle foglie di zabbara sono state lasciate a macerare in acqua, battute con un mazzuolo di legno e infine passate con una spazzola a chiodi, e in poco tempo si è formata la fibra, che è stata intrecciata fino a formare una cordicella.
Dalle foglie, opportunamente lavorate, si ricavavano filamenti molto resistenti, per realizzare lo spago, cordame e “curdina pi stenniri” per le casalinghe; i filamenti più corti, impastati col gesso, erano utilizzati dal gessaio. Con lo spago si riempivano “li funna di zabbarinu” (il ripiano delle sedie), in agricoltura, “i rituna” per trasportare la paglia, o la “liama”, una corda primitiva, per legare la legna, oppure i covoni del grano, e tanto altro.
La dimostrazione è stata molto apprezzata dagli alunni della 2^ A, i quali hanno partecipato anche, nelle varie fasi della lavorazione.
La manifestazione è stata organizzata dal Punto Qui Parco e da SiciliAntica Scillato.
Un ringraziamento particolare, al grafico Vincenzo Patricolo, che ci ha permesso di potere realizzare il progetto “Il museo dell’acqua dove l’acqua vive” in inglese, a cui va un affettuoso abbraccio, a Michelangelo Faso, alla vicepreside Bennici, all’insegnante Pace, agli alunni della 2^ A del Liceo linguistico “Cassarà” di Cefalù, per avere aderito alla nostra iniziativa, e infine, all’Amap di Palermo, per la collaborazione data per la visita alle sorgenti di Scillato.
Stefano Lo Conti

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