Una castelbuonese fra le prime laureate italiane in ingegneria bionica

La castelbuonese Chiara Livolsi è fra le prime laureate in Italia in Ingegneria bionica. Ha conseguito la laurea magistrale in «Bionics Engineering» lo scorso 3 maggio presso l’Università di Pisa con il voto di 110 e lode.

Il corso di laurea magistrale è a numero programmato, ogni anno accoglie  20 studenti e l’ammissione è subordinata al superamento di una prova di ammissione per titoli e colloquio. Chiara, fra i primi studenti del nuovo corso di laurea, ha concluso il suo brillante percorso, discutendo la tesi “TOWARDS WEARABLE ROBOTIC PRODUCTS: ANALYSIS OF THE STATE OF THE MARKET AND DEVELOPMENT OF A NOVEL GAIT SEGMENTATION METHOD FOR A PORTABLE HIP EXOSCHELETON“ seguita dal Professore Nicola Vitiello, la ricercatrice Simona Crea, entrambi della Scuola Superiore Sant’Anna, e dal supervisor Dr. Roberto Conti, ingegnere dell’area R&S di IUVO, Spin Off dell’Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. Oggetto del lavoro lo sviluppo di un algoritmo per la segmentazione del cammino di un esoscheletro indossabile per la riabilitazione e l’assistenza di soggetti con disabilità motorie. A pochi giorni dalla laurea Chiara ha firmato un contratto di lavoro con IUVO srl con la mansione di Ingegnere Bionico. IUVO è stata fondata nel 2015 da un team di post-dottorati, professori e ricercatori, con l’obiettivo di sviluppare dispositivi robotici indossabili innovativi per applicazioni medicali e industriali, sfruttando il know-how e i risultati di progetti di ricerca nazionali ed europei. L’integrazione degli sviluppi della scienza e della tecnologia permetterà nei prossimi anni ai soggetti che necessitano di assistenza per il movimento di utilizzare nella vita quotidiana esoscheletri robotici indossabili, aumentando così il livello di indipendenza, il benessere e la qualità della vita dell’uomo.

La magistrale “Bionics Engineering” è un nuovo corso di laurea istituito nel 2015 da una convenzione tra l’università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna, per accreditare la bionica in Italia come scienza e tecnologia del futuro e offrire a studenti meritevoli una didattica di qualità, grazie alla collaborazione tra gruppi di ricerca che operano nei settori della bioingegneria e della biorobotica presso i due atenei di Pisa. La Bionica, è un’innovativa area di ricerca, che integra le più avanzate tecnologie robotiche e bioingegneristiche con le scienze della vita. Contemporaneamente scienza e ingegneria, la Bionica, ha come obiettivi lo studio di robot biomimetici per validare ipotesi scientifiche, lo sviluppo di organi, arti e sensi artificiali, la progettazione di robot bioispirati per risolvere necessità mediche e assistenziali o robot medicali avanzati per la chirurgia e la riabilitazione. Uno degli obiettivi principali dell’ingegneria bionica è di reclutare un nucleo selezionato di studenti altamente qualificati che, oltre ad acquisire abilità professionali di alto livello, supporteranno anche il progresso delle attività di ricerca nel campo della bionica. Queste figure saranno capaci di chiudere il loop dell’innovazione, traslando la conoscenza acquisita attraverso i differenti scenari applicativi. «È un corso di laurea che va incontro alle professioni del futuro – commenta Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna – ed è stato pensato insieme all’Università di Pisa nell’ottica di offrire un percorso di eccellenza nel panorama italiano. La bionica è un settore emergente alla frontiera dell’ingegneria, con una forte connotazione multidisciplinare, in grado di attrarre molti giovani e dare risposte concrete al bisogno di trasformazione del Paese». 

 

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