Cefalù: un grazie alla dottoressa Raimondi, ai medici, ai pediatri e a tutto la staff


Al termine di un’avventura, ci si aspetta sempre di aver imparato qualcosa, o quanto meno che qualcosa ti abbia cambiato. Si tirano le somme, cercando di capire dove gli errori sono stati troppi e spesso un freno. E alla fine ci si guarda indietro, con un pizzico di nostalgia, ma con la gioia nel cuore. Ecco, al termine della mia gravidanza posso solo dire che niente è facile, nemmeno allacciarsi le scarpe, tutto ti provoca emozioni incontrollabili, la nausea ti assale a qualunque ora del giorno e della notte e vorresti che tutto finisse al più presto. Per non parlare del panico che non ti abbandona più quando al conteggio delle settimane sostituisci quello di un countdown interminabile se il tuo bimbo decide di prendersela comoda. Eppure… Eppure succede che arriva il momento ed è allora che cerchi rifugio nell’abbraccio di chi il parto lo vive ogni giorno con le proprie pazienti, cerchi una carezza o quegli occhi che sapranno comunicarti che tutto sta andando bene, che manca così poco e poi tutto brillerà di magia. Diego, il mio piccolo eroe, è nato il 14 giugno, alle ore 14:53, mentre fuori il diluvio bagnava le strade e le vetrate della sala parto. Ma mai incessante quanto il pianto di 4 lunghissime ore. È nato a Cefalù, nel reparto di ostetricia dell’ospedale San Raffaele Giglio, con l’aiuto di un’equipe fantastica, meravigliosa e sempre presente. Tutti dal primo all’ultimo pezzetto di un reparto fatto di persone, uomini e donne, che spendono ogni attimo della loro professione per noi donne e per i nostri piccoli, per i loro papà, spesso smarriti di fronte al miracolo della vita, e per tutte le famiglie che ringraziano il cielo se un nuovo cuore ha preso a battere in questa vita. Ringraziarvi a una settimana da quell’incredibile giovedì è veramente il minimo, perché meritereste una più grande considerazione, una menzione più importante rispetto alle mie sole parole, perché tutti, nessuno escluso, portate nel cuore e nelle mani una grande fortuna: renderci mamme. Quindi, grazie a tutte le ostetriche che in pochi minuti diventano confidenti e amiche, con il sorriso a farci compagnia, mentre aspettiamo per il tracciato, durante il corso preparto, che consiglio, anzi straconsiglio di seguire perché dà le giuste nozioni per vivere tutto con coscienza e consapevolezza. Comprese le lezioni del dottor Rotondo. Ma un grazie speciale ad Alessia che è diventata in pochi minuti il mio porto sicuro, avvolgendomi in ogni suo abbraccio e nei massaggi per alleviare il mio dolore, che ha incrociato i miei occhi quando Diego vedeva finalmente la luce. Grazie ai medici, ai pediatri, a tutto lo staff. E grazie alla dottoressa Raimondi, perché, accompagnandomi per tutta la mia gravidanza è stata forse l’unica ad avermi insegnato che per superare i limiti è importante guardare avanti, al di là delle brutte esperienze e di tutto ciò che nel corso della vita cambia i tuoi piani. Senza di lei Diego non sarebbe qua e io questo non lo dimenticherò mai. Grazie a tutti dal profondo del mio cuore.

Daniela Guercio

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