La Svizzera regala il primo tempo alla Serbia (che sembrava travolgente), poi aggiusta tutto nella ripresa: rimonta e colpo partita proprio sui titoli di coda, con l’avversario sulle ginocchia. A Kaliningrad Petkovic vince 2-1 e aggancia il Brasile in vetta al gruppo E. Quattro punti, come i verdeoro. La Serbia, ex capofila, resta inchiodata a tre e deve inseguire la qualificazione nell’ultima partita contro il Brasile, impresa titanica. Per la Svizzera c’è la Costarica, invece.
Volgograd una Nigeria trasformata batte 2-0 l’Islanda andando al secondo posto del girone D. L’Islanda ha pareggiato nel suo primo storico incontro in Coppa del Mondo, contro l’Argentina. La Nigeria veniva dalla sconfitta per 2-0 con la Croazia. L’unico precedente tra Nigeria e Islanda è stato in un’amichevole nell’agosto 1981, vinto 3-0 dalla squadra europea. La Nigeria schiera un 3-5-2 con Musa e Iheanacho punte avanzate, Hallgrímsson invece opta per un classico 4-4-2 con avanti Finnbogason, Bödvarsson. Subito in pressione l’Islanda che prova con Sigurdsson da lontano. Dopo un primo tempo da noia estrema, la ripresa si apre con un gran gol: Moses parte in contropiede, mette in mezzo un cross che viene controllato magistralmente da Musa, tiro potente sotto la traversa e Nigeria in vantaggio (49’). Poco dopo Gíslason in scivolata blocca il tentativo di cross di Ebuehi. Calcio d’angolo per la Nigeria senza conseguenze per l’Islanda. Al 71’ Troost-Ekong sfiora il gol, che arriva con un’azione da manuale ancora di Musa al 75’. Appena prima, sempre Musa, aveva colpito la traversa. L’Islanda sembra uscita dalla partita poi all’80’ un fallo ingenuo di Ebuehi su Finnbogason porta l’arbitro, con l’ausilio del Var, ad assegnare un rigore ma Sigurson spara alto. La Nigeria a questo punto mantiene il possesso palla attendendo il termine della gara. I giocatori islandesi non ci credono più. Il risultato dà una flebile speranza all’Argentina, grande delusione del girone, che però dovrà battere gli africani e guardare anche all’altra partita tra Croazia e Islanda.
Il pianto di Neymar a fine partita dice tutto sulla tensione accumulata dal Brasile nella sfida contro la Costa Rica. Una vittoria giunta solo nei minuti di recupero, ben più sofferta di quanto un 2-0 possa dire. Il pareggio avrebbe inchiodato la Seleçao a 2 punti dopo due gare (pari con la Svizzera all’esordio), a un passo da una clamorosa eliminazione; ora i punti sono 4 e tutto può accadere. Serbia scavalcata e Costa Rica eliminata. Questo il responso della prima partita della seconda giornata del girone E. A San Pietroburgo Brasile tutto in blu. Tite schiera il romanista Alisson in porta, Fagner a destra al posto dell’infortunato Dani Alves, l’ex milanista Thiago Silva e l’interista Miranda coppia centrale, Marcelo a sinistra; Paulinho, Casemiro e Coutinho formano il centrocampo, mentre in avanti agiscono Willian, Gabriel Jesus e Neymar. Ma saranno i cambi a risolvere la partita: Douglas Costa e Firmino. Pronti, via e Coutinho prova il tiro, mira alta. Al 13’ grossa chance per i centroamericani: Gamboa sfonda a destra fino alle linea di fondo, sulla sua palla indietro in area Celso Borges non trova la porta da posizione favorevole. Al 26’, inutile gol di Gabriel Jesus, la difesa costaricense lo aveva messo in fuorigioco. Los Ticos prendono campo e il Brasile perde un po’ il filo del gioco. Al 41’ Marcelo tenta la soluzione da lontano, nessun problema per il suo compagno di squadra nel Real, Keylor Navas. Il Brasile torna dagli spogliatoi con l’ex juventino Douglas Costa al posto dell’evanescente Willian. Subito due pericoli per Navas: prima Gabriel Jesus di testa colpisce la traversa, poi Coutinho vieno “murato” da Gamboa. È Neymar in seguito a portare insidie alla porta della Costa Rica: una bomba del giocatore del Psg viene messa in angolo da Navas, che poi si disimpegna con meno apprensione su altre due conclusioni. Al 68’ Tite inserisce Firmino per Paulinho. Sempre Neymar sfiora il gol con un destro che lambisce l’incrocio dei pali alla sinistra di Navas. Al 78’ Var protagonista: Neymar entra in contatto con Gonzalez in area avversaria, in un primo momento l’abitro Kuipers concede il rigore, poi lo “ritira” dopo il controllo video. Il brasile prova il forcing ma con poca lucidità. Douglas Costa invita Casemiro al tiro dal limite, troppo centrale per sorprendere Navas. All’inizio del lungo recupero (6’ diventati poi 7), Coutinho trova la zampata vincente, infilando Navas con la punta dopo controllo di Gabriel Jesus su torre di Firmino (91’). Al 97’ c’è tempo anche per il raddoppio di Neymar messo davanti alla porta vuota da Douglas Costa.