Prima Guerra Mondiale: Ciro Scianna l’eroe dell’Asolone

Il 24 giugno di cento anni fa sulla dorsale del Monte Asolone, moriva eroicamente in combattimento il soldato Ciro Scianna. L’Ardito d’Italia, il portabandiera siciliano Ciro Scianna, di Bagheria (PA), apparteneva al IX reparto d’Assalto uno dei più celebri delle Fiamme Nere, posto al comando del Maggiore Giovanni Messe. Durante le fasi cruciali della controffensiva italiana del Monte Grappa per la riconquista dei Colli Alti: Col Moschin, Col del Miglio, Col Fagheron, e Col Fenilon, le Brigate di Fanteria: Abruzzi, Bari, Basilicata e Calabria, gli Arditi reggimentali e il IX Reparto d’Assalto, si distinsero valorosamente, combattendo al grido di “Messe! Messe!” per la rioccupazione dei capisaldi. In realtà le armate austro-ungariche avevano sferrato un vigoroso attacco per rompere le difese italiane poste sul massiccio del Grappa per poi eventualmente spingersi oltre le valli del Piave e del Brenta. Tuttavia, otto giorni prima della presa italiana del Piave, durante l’assalto alle munite posizioni austriache situate alle pendici dell’Asolone (i cui eroici protagonisti furono gli uomini della Brigata Bari e in particolar modo gli Arditi del IX Reparto d’Assalto), l’alfiere Ciro Scianna, mentre balzava all’assalto sulla fronte del suo battaglione sventolando il tricolore e gridando: «Avanti! Avanti Arditi del Nono! Niente paura! Evviva l’Italia! Savoia!» fu colpito da una raffica di proiettili di mitragliatrice. Il portastendardo, barcollando cadde tra le braccia del suo comandante, e con le ultime forze rimastegli poté baciare la bandiera gridando “Viva l’Italia!”. 

Il Tenente Alberto Businelli, memorialista del IX, Medaglia d’Argento e di Bronzo al Valor Militare, due volte ferito in combattimento e autore del libro “Arditi del IX” così ci racconta della Morte eroica di Ciro Scianna (1): “…Il tricolore sta per abbassarsi. Lo raccoglie nel fermissimo pugno il Maggiore Messe che sostiene Scianna fra le sue braccia. Ma l’Eroe non muore subito. Grida «Signor Maggiore… sono ferito!…». Ha ancora il tempo di dare uno sguardo al sole e al suo Comandante. «E’ finita signor Maggiore… muoio… ma non fa niente… Mi dia la bandiera… Voglio baciare ancora la mia bandiera… e… mi baci… Viva… l’Italia!». Prodigio? non so. Ma tutti gli Arditi del IX Reparto possono testimoniarlo: nel momento stesso in cui Ciro Scianna baciò freneticamente il Gagliardetto macchiandolo del suo sangue nobilissimo ed ebbe il bacio da Messe, la battaglia subì una sosta. Per pochi secondi da una parte e dall’altra si tennero gli occhi fissi sull’ammirevole gruppo. Poi, quando Messe, consegnato a un portaferiti l’Eroe e tenendo alto lo stendardo, alla testa dei suoi Arditi si gettò nella mischia col suo leggendario coraggio, la Morte ricominciò la mietitura”.

Gli austriaci mediante un nutrito fuoco di fucileria, artiglieria e bombe a mano avevano tentato di arrestare l’avanzata del Reparto. Però gli Arditi portandosi in primissima linea la riguadagnarono interamente. La conquista dell’Asolone era stata pagata a caro prezzo, infatti, nell’operazione offensiva gravissime furono le perdite tra le fila italiane: l’alfiere Ciro Scianna (Medaglia di Bronzo Monte Asolone 15 maggio, Medaglia d’Argento Col Fenilon 15 giugno, e Medaglia d’Argento Col Moschin 16 giugno), fu uno di questi. Il 30 agosto 1918, Vittorio Emanuele III di Savoia concesse di propria iniziativa la Medaglia d’Oro al Valor Militare (2) Ricordiamo il nostro eroe Ciro Scianna, uomo del Reparto del Maggiore Messe, poiché come scrisse Businelli: «Messe era il Reparto e il Reparto era Messe».

Ciro Scianna: M.O.V.M. Ardito portabandiera del IX Reparto d’assalto.  (Bagheria, 16 marzo 1891 – Monte Asolone, 24 giugno 1918). Partecipò alla prima guerra mondiale arruolato nel 16° Bersaglieri. Ardito, negli scontri sul Monte Asolone tra il Regio esercito e quello austro-ungarico portava avanti lo stendardo del proprio battaglione nonostante il fuoco incessante dei fucili e delle mitragliatrici nemiche suscitando l’entusiasmo dei propri compagni. Non appena raggiunta la vetta del monte fu colpito a morte. Gli sono state dedicate la Base Addestramento Incursori dell’E.I. di Pisa, la caserma del 4º Reggimento genio guastatori dell’E.I. di Palermo e la Scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale, “Ciro Scianna”di Bagheria (PA) e sempre a Bagheria la via “Ciro Scianna”, una delle traverse di Corso Umberto I.

(1) Alberto Businelli – Gli arditi del IX con “L’Avanguardia del Grappa” di S. Aponte Edizioni Libreria Militare 2007

(2) Medaglia d’oro al valor militare: «Soldato di altissimo ardimento, in aspra battaglia, sotto un micidialissimo tiro di fucileria e mitragliatrici nemiche e fra tragiche lotte corpo a corpo, portava con irresistibile slancio lo stendardo del battaglione d’assalto alla testa delle ondate, infiammando i compagni entusiasti del suo coraggio. Sulla vetta raggiunta, colpito in pieno petto, cadeva nell’impeto della sua superba audacia, dando al tricolore l’ultimo bacio ed alla Patria l’ultimo pensiero col grido: “Viva l’Italia !”. Monte Asolone, 24 giugno 1918.» 30 agosto 1918.

 

Ringraziamo per le fonti iconografiche lo Storico dell’Arditismo Antonio Mucelli (3) e Mimmo Di Salvo.

(3) Antonio Mucelli, classe 1966, nato e residente a San Donà di Piave (VE). Lasciata la professione di Vigile del Fuoco, da fine anni ’90 è un libero professionista. Da sempre appassionato di trekking, di arti marziali e di storia, soprattutto di quella relativa la Prima Guerra Mondiale, ne segue le tracce fin da bambino e da circa 20 anni se ne occupa quotidianamente. Ha all’attivo una decina di articoli pubblicati in riviste militari mensili a tiratura nazionale. Ha collaborato alla stesura di numerosi libri relativi alla Grande Guerra. Socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Storico Culturale “Il Piave 1915-1918”, associazione senza fini di lucro e apolitica con, attualmente, oltre 700 soci effettivi. Si propone di valorizzare l’immagine di chi colleziona, raccoglie o ricerca cimeli della Grande Guerra attraverso mostre, pubblicazioni di carattere storico-tecnico-scientifico, attività didattiche e lo studio di reperti mobili e cimeli. Collabora attivamente con le Istituzioni dello Stato, quali le Sopraintendenze del Ministero per i B.A.P.P.S.A.D., Regioni, Province e Amministrazioni Comunali, Pubblica Istruzione, nonché ha collaborato con il Ministero della Difesa nella figura dell’Onor Caduti, dal quale le sono state affidate catalogazione e censimento dei cimeli custoditi all’interno di diversi Sacrari Militari. Recentemente ha curato il libro-diario di Luigi Freguglia “XXVII Battaglione d’assalto”, Editore: Itinera Progetti 2017, 240 p.

Comunicazione: Nella mattinata di oggi 24 giugno per commemorare la morte dell’Ardito Medaglia d’Oro, Ciro Scianna, la Federazione Nazionale Arditi d’Italia (FNAI) sezione di Trieste e di Treviso poseranno una corona d’alloro sul Monte Asolone, e alle ore 9.00 il Presidente Nazionale del (FNAI) Massimo Ursini terrà una locuzione storica. Saranno presenti molti labari delle varie sezioni (FNAI) a livello nazionale.

 

Foto a corredo dell’articolo: 1 Lapide commemorativa dedicata a Ciro Scianna collocata nell’omonima via a Bagheria (PA). 2 Ph. Ciro Scianna.

Giuseppe Longo
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@longoredazione

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