«Sporco negro, via da qui»: giovane ballerino di colore picchiato a Lercara

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Giovane di colore picchiato a Lercara Friddi. I carabinieri hanno identificato e denunciato i due presunti autori del pestaggio, scatenato per futili motivi. I fatti risalgono tra il 21 e il 22 luglio. Nel mirino un ballerino di 23 anni residente a San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento, ricoverato in ospedale con una frattura alla mandibola considerata guaribile in 30 giorni. Per i militari l’aggressione avrebbe anche riferimenti razziali.

Secondo una prima ipotesi la giovane vittima, che si trovava insieme agli amici nella zona dell’Arena Frank Sinatra, avrebbe fatto un apprezzamento a una ragazza. Il fidanzato avrebbe reagito colpendolo con violenza e urlando “Sporco negro, torna al tuo paese. Vattene da qui!”. Poi il pugno, che lo ha fatto stramazzare al suolo, e i calci.  L’altra ipotesi è che il 23enne abbia fatto cadere, pare involontariamente, il cappello di uno dei ragazzi (poi denunciati) che avrebbe reagito nel peggiore dei modi.

L’attività investigativa avviata subito dopo ha consentito ai carabinieri della compagnia di Lercara di rintracciare prima la vittima e poi gli aggressori, uno dei quali non ha ancora compiuto diciotto anni.

I due sono stati quindi riconosciuti dal 23enne e poi denunciati per lesioni personali e violenza, ma non è stata contestata l’aggravante razziale. Gli inquirenti sono alla ricerca di altri testimoni per chiudere il cerchio. A disposizione degli investigatori ci sarebbero diverse immagini riprese dalle telecamere gestite dal Comune.

Sembrerebbe comunque che il pestaggio del 23enne di colore sia solo uno dei quattro episodi registrati quella stessa sera e che, secondo alcuni abitanti di Lercara, sarebbero dovuti all’eccessivo consumo di alcol. “E’ un gesto da condannare – commenta il sindaco di Lercara Luciano Marino -. Ogni aggressione è intollerabile. Questa non mi sembra che possa essere definita razzista, però. A Lercara Friddi qualche rissa di questo tipo si è verificata in passato, ma era più legata al consumo di alcool tra i giovani. Conosco la famiglia del sospettato. E’ gente perbene. Non voglio che passi il concetto che Lercara sia razzista. Qui ci sono tanti migranti che hanno trovato un lavoro e vivono integrati. Credo che il clima in Italia al momento non sia semplice. E inviterei il ministro dell’Interno Salvini ad abbassare i toni e usare un linguaggio più soft”.

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