Prefettura di Pavia. Ciclo di conferenze dedicate alla Prima Guerra Mondiale

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Venerdì 28 settembre alle ore 10.30 si terrà presso la Prefettura di Pavia, il primo appuntamento del ciclo di conferenze dedicate alla Prima Guerra Mondiale. La “Grande Guerra verso la Vittoria” è il titolo che accompagnerà questa serie di incontri. L’iniziativa, a cura della Prof.ssa Paola Chiesa (nota scrittrice e ricercatrice nel campo militare) con il supporto di Assoarma Pavia, è stata resa possibile grazie alla disponibilità di Sua Eccellenza il Prefetto Dott. Attilio Visconti. Nella sessione di venerdì si parlerà delle Ferrovie con l’intervento del Generale di Brigata (Aus) Mario Pietrangeli, e dell’introduzione delle nuove armi, attraverso l’esposizione del Generale di Corpo d’Armata (Aus) Giorgio Battisti. Per l’occasione sarà esposta la riproduzione in miniatura del Carro Armato FIAT 2000 (1917)*. Infatti, a questo proposito, il Presidente dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia – Sez. di Zeccone – “M.A.V.M. Gen. Enrico Maretti”, Mario Italiani, in occasione del centenario della nascita del 1° carro armato italiano (1918-2018), illustrerà la riprogettazione inversa e la costruzione “ex novo” di una replica “tale e quale” del carro armato pesante “Fiat 2000”, che fu fabbricato in Italia e adottato dal Regio Esercito nel corso della Grande Guerra.

*Carro Armato Pesante FIAT 2000: «Di questo carro armato fu costruito (tra il 1917-1918) solo un prototipo e due esemplari. Nessuno di essi è rimasto a testimoniare l’ambiziosa esperienza ingegneristica, industriale e militare nel nostro Paese durante la Prima Guerra Mondiale, per riuscire a dotare l’Esercito Italiano di un carro armato. Persino i progetti originali non sono rintracciabili, e dei mezzi costruiti rimangono solo poche decine di fotografie per testimoniare questa esperienza. Cento anni fa, l’Italia concepì e costruì il suo primo carro armato partendo quasi dal nulla. Gli ingegneri italiani riuscirono nell’impresa sulla scorta delle pochissime informazioni sull’ “arma segreta” (i tanks) utilizzata dagli Alleati sul fronte franco-tedesco. A differenza dei tedeschi che si erano ispirati ai carri catturati agli inglesi nei combattimenti nelle Fiandre, l’Italia riuscì a farlo senza poter “copiare” da nulla. A quei tempi era come inventare un’astronave. Il risultato raggiunto dagli ingegneri Cappa e Cavalli è stato un carro armato originale, non privo dei limiti tecnici e dei difetti comuni ai carri a quel tempo costruiti dalle altre potenze coinvolte nel conflitto, ma contraddistinto da alcune soluzioni originali e innovative che fecero la differenza. Era il più grande e il più pesante, il primo ad avere un obice in una torretta rotante a giro d’orizzonte, il primo ad avere il vano di combattimento separato dal vano motore». (Testo per gentile concessione di Maurizio Enrico Parri, Segretario del “Comitato per la costruzione della replica del carro armato Fiat 2000”).

Foto a corredo dell’articolo: Carro Armato Pesante FIAT 2000, tratte da “Comitato per la costruzione della replica del carro armato Fiat 2000”

Giuseppe Longo
[email protected]
@longoredazione

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