In occasione del 75° anniversario dei bombardamenti su Termini Imerese e dell’Armistizio di Cassibile, si terrà al Circolo Margherita di Termini Imerese (PA) sabato 22 settembre alle ore 18.00, la conferenza dal titolo: “12 luglio 1943: bombe su Termini Imerese – 3 settembre 1943: la firma dell’armistizio”.
Programma:
Saluti: Giacinto Lo Faso (Presidente del Circolo Margherita di Termini Imerese)
Relatori:
Gen. Mario Piraino (Storico)
“Liberatori o criminali di guerra”
Dott. Enzo Giunta (Storico)
“Ricordi”
Dott. Geol. Donaldo Di Cristofalo (Comitato spontaneo per lo studio delle fortificazioni militari)
“Le incursioni su Termini Imerese”
Dott. Fabio Lo Bono
“Il secondo conflitto mondiale a Termini Imerese e il rapporto con gli esuli dell’Istria, Fiume e Dalmazia”
Introduce e modera: Prof. Agostino Moscato
Sarà presente: Avv. Francesco Giunta (Sindaco della città di Termini Imerese)
Settantacique anni fa, nel corso dell’Operazione Husky (nome in codice dello sbarco anglo-americano in Sicilia), Termini Imerese subì dal 12 al 14 luglio, ripetuti attacchi aerei da parte di bombardieri e cacciabombardieri statunitensi provenienti dal Nordafrica. Anche prima, il 14 giugno, la cittadina imerese era stata sottoposta a un’incursione per opera di velivoli inglesi decollati da Malta. L’attacco britannico avvenne lo stesso giorno della caduta del presidio di Lampione, nelle Pelagie, e fu il preludio dello sbarco militare in Sicilia (notte tra 9 e il 10 luglio 1943) da parte della 7ª Armata statunitense e della 8ª Armata britannica. Le incursioni su Termini Imerese non si concentrarono solamente su piccoli obiettivi militari ma colpirono in modo indiscriminato la popolazione indifesa. All’indomani della presa di Palermo, i soldati della 45ª Divisione americana occupavano Termini Imerese il 23 luglio, e proseguivano l’avanzata lungo la costa tirrenica. Termini Imerese insieme alle altre città della penisola assistette da testimone alla serie degli eventi a catena con conseguenze tragiche che accadranno da lì a poco.
Giuseppe Longo
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