Comprare una lavastoviglie, come sceglierla?

Prima di acquistare una lavastoviglie è bene valutarne le caratteristiche più importanti, unitamente al risparmio energetico che si può ottenere. 

L’etichetta della lavastoviglie

Devi sapere che sono diversi anni che la Comunità Europea ha reso obbligatoria l’etichetta energetica, per cui ogni elettrodomestico ne deve essere dotato. L’etichetta è composta di varie parti, dopo la prima in colore blu viene quella che ci interessa. Le classi energetiche sono 7 e si arriva alla massima contraddistinta dalla lettera A seguita da +++ (A+++).

Interessante anche la terza sezione che indica il consumo che si ha dopo 180 cicli di lavaggio, è l’indicatore annuo di consumo elettrico. In quest’ultimo caso si tratta di una stima.

Nell’ultima parte abbiamo il consumo di acqua sempre per i 180 cicli, l’efficienza dell’asciugatura va dalla A alla G. La capacità di carico in termini di coperti, ed il rumore espresso in decibel.

Devi sapere che il consumo annuo di energia elettrica è considerato un parametro importante, si nota però che difficilmente si conosce quanto consuma una lavastoviglie. Per fare un esempio si ipotizza come lavaggio medio un tempo di circa due ore. Se il costo in KWh è di 0,20, significa che 180 lavaggi in un anno, nella classe A+++ costano circa 60 euro. Avrò consumato 300 KWh.

In questo caso non si sta valutando l’usura dell’elettrodomestico. Secondo lo stesso calcolo, se dovessi scegliere una A+ come classe energetica della lavastoviglie, consumerei circa 350 KWh con una spesa aggravata rispetto alla classe A+++ di 10 euro. All’incirca questo è il metro da tenere in considerazione.

La Comunità Europea ha voluto riferire i 180 cicli di lavaggio ad una famiglia media in un anno, le cose forse, per lo meno in Italia, stanno diversamente. L’uso intensivo fa risparmiare molto di più ed è plausibile che la distanza possa allargarsi di 4 o 5 volte rispetto ai 10 euro calcolati nell’esempio.

Indubbiamente il risparmio maggiore lo si ha quando non la si usa (che non è pensabile se la si acquista), l’altro modo è prendere dei modelli che abbiano meno potenza magari perché la famiglia non è così’ numerosa.

Conoscere le funzioni per risparmiare

Sul sito della yeppon, alla pagina https://www.yeppon.it/grandi-elettrodomestici/lavastoviglie/ si può controllare, per ciascuna marca e modello, le caratteristiche di cui ti parlerò tra poco. Sapere valutare le diverse funzioni e caratteristiche, unitamente al prezzo è il primo metodo per risparmiare.

Ciò che consuma di più in una lavastoviglie è la resistenza che riscalda l’acqua. Oltre a ciò c’è il detersivo ed il consumo di acqua.

Se la lavastoviglie è dotata della funzione lavaggio automatico (o ciclo automatico), allora si può ottenere un risparmio aggiuntivo. Il motivo è semplice, nelle funzioni che si trovano nel display della lavastoviglie, ci sono vari generi di lavaggio. Quello standard fa salire la temperatura dell’acqua a 70 gradi, punto nel quale la maggior parte dei batteri muoiono. In questo genere di lavaggio il tempo è fisso e stabilito dal programma. Nel lavaggio automatico invece, attraverso dei sensori viene valutata la torbidità dell’acqua che indica il livello di pulizia raggiunto. Con tutta probabilità il punto di pulito sarà raggiunto diverso tempo prima rispetto al lavaggio standard.

Se scegli una lavastoviglie che ha il ciclo bio, risparmi detersivo a patto che i piatti inseriti non siano molto sporchi. Cono il ciclo economico l’acqua viene scaldata dalla resistenza elettrica a 50 gradi anziché 70. Il prelavaggio è una cosa in più di cui si può fare a meno. L’asciugatura è superflua poiché i piatti si asciugano da soli se lasciati per un po’ di tempo. Con la funzione di metà cestello, si usa meno detersivo e si consuma meno acqua.

La partenza ritardata permette di sfruttare le fasce orarie che costano di meno.

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