Su quattro famiglie residenti a Crotone, una lo otterrebbe. In grandi città come Napoli e Palermo la cifra sarebbe di un nucleo famigliare, beneficiario dei 780 euro promessi da Luigi Di Maio, ogni cinque. Secondo la classifica stilata da Il Sole 24 Ore il provvedimento, incluso nella manovra pentaleghista, toccherà principalmente a 34 province del Meridione e delle Isole.
Le cifre
A Crotone il 27,9% delle famiglie, una su quattro, potrebbe usufruire del reddito. La graduatoria tiene in considerazione nuclei familiari con un Isee inferiore a 9.360 euro, prerequisito necessario per accedere ai 780 euro mensili promessi dal Movimento 5 stelle. Se il capoluogo calabrese è in testa alla classifica in termini percentuali, in realtà il maggior numero di famiglie beneficiarie si trova a Napoli. Nella città campana sarebbero, infatti, quasi 230mila. Una famiglia su cinque, stessa proporzione che si verificherebbe anche a Palermo e Caltanissetta. All’estremo opposto della graduatoria ci sono invece Bolzano, Sondrio, Belluno, Verbano-Cusio-Ossola (in Piemonte) e Trento. Province dove meno del 4% dei nuclei familiari otterrebbe il reddito di cittadinanza in base all’Isee. Per rintracciare un territorio del centro Italia bisogna scorrere fino alla trentaquattresima posizione, dove si incontra Latina. La graduatoria si basa sul rapporto tra numero di potenziali beneficiari e abitanti. In base a ciò, la prima provincia del Nord che entra in classifica è Aosta, che pur con soli 6mila nuclei famigliari ipoteticamente interessati dalla legge, si posiziona trentaseiesima. In termini assoluti grandi città come Roma e Milano superano i 100mila fruitori, ma l’incidenza varia tra il 9 e il 7%.
Guardando alla classifica, i nove miliardi di euro, stanziati da M5s e Lega nella manovra di Bilancio 2019, dovrebbero essere distribuiti per il 48,6% al Sud e Isole, per il 19% al Centro e per il 32,4% al Nord. Secondo quanto stabilito da Il Sole 24 Ore, i nove miliardi in questione sarebbero spartiti tra 2,5 milioni di nuclei familiari italiani. Questo considerando le famiglie che nel 2016 hanno dichiarato di avere un Isee inferiore ai 9 mila euro. La promessa dei 780 euro al mese svanirebbe così nel nulla. Infatti ogni nucleo familiare potrebbe godere di circa 293,85 euro mensili. Il reddito di inclusione, oggi, prevede mediamente 305 euro.
Sotto la soglia di povertà
Come evidenziato da Il Sole 24 Ore, in Italia le famiglie a reddito zero sono 469mila, di cui il 51% al Sud. Se almeno queste avessero il reddito completo (780 euro), 4,4 miliardi di euro andrebbero a loro, la metà dello stanziamento previsto. I restanti 2 milioni di potenziali beneficiari, se la quota dell’Isee a 9 mila euro restasse invariata, avrebbe meno di 200 euro mensili a testa.
La top ten
Le prime dieci province a beneficiare del reddito di cittadinanza sarebbero: Crotone (27,9% delle famiglie residenti); Napoli (20,6%: qui c’è anche il record: sarebbero 230 mila le famiglie beneficiarie); Palermo (20,5%); Caltanissetta (19,8%); Medio Campisano (18,6%); Catanzaro (18,4%); Catania (18%); Caserta (17,9%); Barletta (17,5%); Reggio Calabria (16,9%).