Sulle Grandi opere Lega e M5s hanno visioni diverse. Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini in campagna elettorale a Cagliari. “Il discorso delle infrastrutture ci differenzia dai nostri alleati di governo con i quali sono comunque orgoglioso di amministrare questo Paese da cinque mesi e ci staremo per i prossimi 5 anni – ha spiegato -. L’Italia e la Sardegna hanno bisogno di sì e di andare avanti e non di tornare indietro”.
Liste della Lega sono pulite – In merito alla costruzione delle liste in vista delle regionali nel 2019, Salvini ha sottolineato: “Esperienza e competenza sono fondamentali, ma non dobbiamo lasciare appiglio neanche a mezza discussione da parte degli altri sul fatto che le liste che sosterranno la Lega e il candidato governatore della Lega siano non trasparenti: di più, devono essere al di sopra di ogni sospetto”.
Quota 100 libererà posti di lavoro – Sulle pensioni il vicepremier leghista ha affermato: “Con la quota 100 saremo in grado di restituire la pensione a centina di migliaia di italiani e di liberare altrettanti posti di lavoro”. “Qua sotto mi ha abbracciato un signore che mi ha detto ‘ho 62 anni e 38 di contributi, sono un esempio di quota 100: grazie'”, ha raccontato.
Con i governi di sinistra ci sono stati tagli alla sanità – “La sanità, lo dico nel giorno dello sciopero dei medici, è uno dei temi che è stato peggio trattato a livello nazionale e sardo, dalle ultime amministrazioni e governi di sinistra perché si può tagliare su tutto ma non sul diritto alla salute”, ha poi evidenziato il vicepremier della Lega.
Non approveremo il Bilancio Ue con taglia all’agricoltura – Salvini ha parlato anche di Bilancio Ue rassicurando gli agricoltori. “Questo governo si impegna a non approvare alcun bilancio europeo se toglierà anche un solo centesimo all’agricoltura italiana e sarda”, ha detto. “Quello dei contributi europei all’agricoltura è un tema a me caro fin da quando ero parlamentare europeo – ha aggiunto – una mia battaglia personale”.
Manovra, Bruxelles ci rispetti – Il governo “chiede rispetto all’Europa. Dodici mesi di attenzione e sono convinto che l’Italia stara’ meglio. Non vogliamo litigare con nessuno, il nostro mandato è di andare a dialogare e a spiegare. Sono convinto che l’Europa ci lascerà lavorare”.