Virginia Dalli Cardillo nasce a Ribera in provincia di Agrigento, il 30 luglio 1951. Si laurea a Palermo il 13 luglio 1976 in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti ed in seguito consegue la specializzazione in Anestesia e Rianimazione nella città di Verona. Inizia a lavorare all’Ospedale “G Giglio” di Cefalù prima degli anni ’80 e vi resta più di 20 anni. Quando l’ospedale cefaludese si trasferisce nella nuova sede la dottoressa Virginia vi si reca personalmente con alcune infermiere per pulire i locali e accelerare i tempi del trasferimento. Virginia, ricordano i suoi amici, non si tirava indietro davanti a nulla.
Tutti coloro che l’hanno conosciuta conservano della dottoressa Virginia un ricordo meraviglioso. Mariella Russo così la ricorda: “Ho conosciuto Virginia Dalli Cardillo nel settembre del 1983, quando andai a far visita, in ospedale, a mio nonno che versava in condizioni critiche, dopo un intervento molto delicato. Mi colpì quella giovane dottoressa che si prodigava al capezzale del suo anziano paziente, chiamandolo affettuosamente “nonnino”, dopo aver passato tutta la notte su una seggiola accanto a lui. In seguito, ho più volte avuto modo di apprezzare il suo amore e la sua abnegazione per una professione spesso dura e ingrata che la costringeva a turni massacranti. Era un medico professionalmente capace e umanamente affettuoso e disponibile”. Quando, alcuni anni dopo, per motivi personali e professionali, si trasferisce presso l’ospedale di Partinico, in tanti a Cefalù perdono un importante punto di riferimento. Nell’agosto 2017 nella sua casa di Cinisi, dopo 4 anni dal pensionamento, in seguito ad una breve e terribile malattia, si spegne l’indimenticabile e insostituibile dottoressa amica di tutti. Negli ultimi anni della sua vita ha fatto di tutto per far arrivare in Italia la figlia della sua collaboratrice domestica cingalese che era stata lasciata a quattro mesi nel suo paese. La dottoressa Virginia riesce nel suo intento regalando a questa bimba che adorava, una vita dignitosa ed un futuro. Ha lasciato alla bambina, infatti, la sua villa e tutti i suoi beni.
Inauguriamo su cefalunews una sezione per far conoscere i medici cefaludesi che hanno operato a Cefalù lasciando un segno importante della loro presenza. L’idea di raccogliere le loro biografie è del Kefablog, l’iniziativa nata per far conoscere Cefalù, finanziata con 1.800 euro di borse di studio costituite dagli emigrati cefaludesi che fanno parte dell’associazione Cefaludesi nel mondo. (Ossuna- Granaio)