A pochi chilometri da Polizzi Generosa vi è una delle aeree di maggior interesse scientifico della Sicilia. E’ il vallone Madonna degli Angeli dove si possono ammirare una trentina di piante di Abete delle Madonie (Abies nebrodensis) uniche al mondo e considerate in via di estinzione. Gli esemplari adulti li troviamo sul versante settentrionale di Monte Scalone che si trova a ridosso del Vallone Madonna degli Angeli. Le piante vegetano ad un’altezza compresa tra i 1400 metri e 1650 metri di altitudine. Gli esemplari di Abies, tutti rigorosamente catalogati e protetti, sono facilmente riconoscibili dal portamento della chioma a campana, dai particolari strobili, e dall’assetto dei rametti disposti a croce. La zona è inserita nella lista delle 50 specie botaniche più minacciate dell’area mediterranea.
Per raggiungere la zona si parte da Polizzi e si imbocca la strada provinciale 119. Dopo l’ottavo chilometro si incontra un cancello forestale a destra. Si entra e a piedi il Vallone Madonna degli Angeli. Siamo nel demanio forestale. Si percorre la strada sterrata che inizialmente attraversa un bosco di pini neri e cedri. Al secondo tornante si abbandona la strada per il sentiero n° 16 B che scende sul vallone Madonna degli Angeli e giunge, dopo circa 500 metri e qualche tornante in salita, al primo esemplare di abete. Il sentiero risale a tornanti le pendici nord del Monte Scalone. I paesaggi cambiano improvvisamente perché si passa da una vegetazione di clima più caldo dove ci sono i lecci ad una vegetazione di clima più rigido dove troviamo Faggi, Agrifogli e l’Abies nebrodensis.
L’abete dal colore verde scuro può raggiungere i 10-15 metri di altezza. La corteccia del tronco è di colore bianco-grigiastra mentre i rami sono di colore brunastro o, in quelli più giovani, rossastro. Un particolare di questi abeti è la disposizione dei propri rametti: da ciascuno dei principali se ne dipartono due laterali e così sempre di seguito come a formare tante piccole croci. Ecco perché a livello popolare viene chiamato «arvulu cruci cruci».
Nel passato era ritenuto un albero sterile e per questo era stato destinato all’estinzione. Negli ultimi decenni alcuni esemplari hanno iniziato a produrre strobili con semi fertili grazie a cui l’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana ha potuto intraprendere un’opera di ripopolamento, in piccole aree sperimentali, che lascia ben sperare per la sopravvivenza di questa specie vegetale. La pianta oggi è a rischio estinzione e per questo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) l’ha inserita nella lista delle specie botaniche dell’area mediterranea maggiormente minacciate. Nel dicembre 2018, a seguito di una votazione coordinata dal professore Lorenzo Peruzzi, docente di botanica presso l’Università degli Studi di Pisa, l’abete delle Madonie è stato scelto quale pianta simbolo della Sicilia.
Foto: https://www.esplora.co.uk
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