Sono giorni molto tristi. Lunedì 18 marzo, a soli quattro giorni di distanza dallo zio Martino, suo fratello maggiore, ci ha lasciati mio padre, Franco Mogavero.
Quando si rimane come me, senza il papà, ci si sente soli al mondo, anche se hai tanti anni, anche se hai due figli meravigliosi, anche se hai tanti amici e una mamma amorevole che ti stringono con calore e affetto infiniti.
Papà è nato a Isnello nel 1943, e ha passato gran parte della sua vita nel cuore del Parco delle Madonie; lì, dopo aver inaugurato, insieme con la mia mamma, la Baita del Faggio, sempre a Piano Battaglia ha aperto e gestito – per più di quarant’anni- l’Ostello della Gioventù, il rifugio Piero Merlino, a pochi metri dagli impianti di risalita, a 1700 metri d’altitudine. Per più di vent’anni, gli è stata vicino Milena Bonfiglio; ad accompagnarlo, negli ultimi anni, è stata la sua eterna compagna di vita, la mia immensa mamma, Pina Schimmenti.
Mio padre era la mia roccia, e so che lui continuerà ad amare me, mamma, Francesca e Cristian come ci ha amati in vita. Mancherà a tutti noi: a sua sorella Tina, cui era legato da tenerezza infinita e a Piero, che con lui ha condiviso la passione per la montagna; con i suoi fratelli Mimmo e Martino e con la zia Lilla, adesso vive nella luce, e mi piace pensare che sono sempre vicini a noi, a me e ai miei cugini, e che ci accarezzano, fra l’odore degli alberi e delle stagioni, continuando a occupare i nostri pensieri.
Vorrei ringraziare tutti coloro che, in questo momento di grande dolore, non ci hanno fatto sentire soli, nel rimpianto che il ricordo di mio padre ci lascia.
Rosalinda Mogavero