Le bibite zuccherate aumentano il rischio cancro? Le risposte della scienza

Le bibite zuccherate aumentano il rischio cancro? Le ricerche scientifiche, condotte fra il 2009 e il 2019, danno la stessa risposta affermativa. L’ultima è uno studio condotto da Mathilde Touvier del centro di ricerca di epidemiologia e statistica della Sorbonne Paris Cité Inserm che è stato pubblicato sul British Medical Journal. Ha coinvolto 101.257 persone tutte sane all’inizio della ricerca. Lo studio, portato avanti dal 2009 al 2018, ha diagnosticato oltre duemila casi di cancro. I risultati dicono che un aumento di 100 ml al giorno nel consumo di bevande zuccherate è associato a un aumento del 18% del rischio di cancro con un +22% per il tumore al seno.

Il primo allarme era stato lanciato nel 2011 dalla rivista scientifica «Lancet Oncology». Aveva messo sotto accusa il colorante caramello: 4-MEI che colora di marrone scuro tante bibite gassate. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms ha classificato questo colorante tra le 249 sostanze potenzialmente cancerogene per l’uomo. Nel 2015 un altro studio, del John Hopkins Center for a Livable Future di Baltimora, sostiene che le bibite zuccherate e quelle marrone aumentano il rischio del cancro.  Ad aumentare i rischi, anche per questa seconda ricerca scientifica, è sempre il colorante caramello ovvero il 4-MEI. I ricercatori hanno invitato la Fda a stabilire livelli massimi nelle bevande per questo colorante.

Sempre nel 2015 gli scienziati della Harvard Medical School di Boston avvertono che dietro all’abbassamento dell’età dello sviluppo nelle ragazze, e l’aumento del rischio di tumore al seno, ci sarebbe l’abitudine di bere bevande zuccherate. Secondo i ricercatori, infatti, bere più di una lattina e mezza di bibita farebbe aumentare del 5% il rischio di carcinoma mammario. Tutto ciò sarebbe dovuto all’azione dello zucchero sull’insulina e la sua concentrazione nell’organismo. Questo fatto porta ad un notevole aumento della presenza di ormoni sessuali. Aumento che provoca un precoce sviluppo o maturità. L’imputato, pertanto, più che le bibite zuccherate è lo zucchero. La soluzione, secondo i ricercatori, è quella di indurre i bambini a modificare i propri usi alimentari, favorendo l’uso maggiore di acqua. 

Ricerche finanziate da chi produce bibite

Nel 2016 una ricerca dall’Università di San Francisco ha notato che le pubblicazioni che non mostrano relazione tra consumo di bibite zuccherate e malattie sono finanziate da chi produce queste bibite. Sono state analizzate le pubblicazioni scientifiche dal gennaio 2011 al luglio 2016. Gli studi indipendenti mostrano relazioni tra consumo di bibite zuccherate e malattie. 26 ricerche non riscontrano alcuna relazione perché sono state finanziate dalle industrie che producono queste tipo di bibite.

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