Per tutta l’antichità e sino all’ottocento il segno esteriore di aristocrazia e ricchezza era la pelle bianca. La pelle abbronzata era sintomo di povertà perché solo chi svolgeva lavori umili e manuali era in qualche modo costretto a vivere sotto il sole. Già ai tempi dei Romani, le patrizie avevano l’abitudine di proteggersi dai raggi del sole per mezzi di ombrellini. Nel 1903 quando Niels Ryben Finsen ottenne il premio Nobel per aver scoperto che la fototerapia, ovvero la terapia basata sull’uso della luce, era in grado di curare le malattie infettive cambia tutto. I medici iniziarono ad indicare ai loro pazienti periodi di esposizione al sole per curare o per prevenire malattie. La tintarella divenne una moda quando la stilista francese Coco Chanel, siamo negli anni ’20 del secolo scorso, tornando da un periodo di ferie in Costa Smeralda, per il colorito della sua pelle abbronzata fece tendenza tra le sue clienti. In tante vollero emularla. L’essere abbronzato era lo status che distingue i ricchi che possono permettersi ferie in località balneari o di montagna, rilassandosi al sole, dagli operai che lavoravano nel chiuso delle fabbriche rimanendo bianchi.
Oggi l’assenza di sole ammala il corpo ma anche l’eccesso porta a serie malattie. Dal sole occorre proteggersi. Ecco le creme solari. Attenzione, però, a non dimenticare di mettere la protezione solare su tutto il corpo. La protezione solare va applicata a tutto il corpo. Il sole è piacevole sulla pelle, ma i diversi tipi di luce UV che emette possono causare danni alla pelle in soli 15 minuti. I raggi UVA possono portare a segni di invecchiamento e i raggi UVB possono causare scottature. Troppa esposizione ai raggi UVA o UVB può portare al cancro della pelle. Anche una leggera abbronzatura è in realtà un lieve caso di danno solare. Non è sufficiente, però, scegliere la giusta protezione solare. A volte le persone cercano di mettere la crema solare intorno ai loro costumi da bagno e dimenticano che ci sono parti del corpo che non occorre dimenticare.
Ecco otto parti del corpo a rischio ustione in estate che in genere ci si dimentica di proteggere con una protezione solare
1. Le orecchie. E’ facile saltare le orecchie durante l’applicazione della protezione solare. Eppure applicarla prima di uscire è importante. Anche chi indossa un cappello da spiaggia non deve dimenticare di applicare la protezione alle orecchie. E’ bene proteggere le orecchie in caso di esposizione accidentale. Mettere la protezione solare dietro le orecchie e su qualsiasi altra parte esterna che sia visibile.
2. Il cuoio capelluto. Non bisogna mai dimenticare questa parte del corpo anche se i capelli sembra proteggerlo. In realtà i capelli sono sottili e anche questo apre del corpo è vulnerabile. Si può usare uno spray solare ma bisogna sempre fare attenzione a non non farlo da qualche parte dive c’è il vento. Quando il cuoio capelluto subisce una scottatura solare si rischia che la pelle invecchi più velocemente e in futuro vada incontro a disturbi molto gravi come, ad esempio, il melanoma. L’esposizione intensiva ai raggi solari può anche compromettere la funzionalità dei bulbi piliferi «che bloccano il loro processo di vita, fanno cadere i capelli e non sempre questi riescono a ricrescere. Un’esposizione ai raggi solari del cuoio capelluto senza l’utilizzo di filtri appositi può portare all’insorgenza del «Lichen Plano Pilare», una malattia infiammatoria del cuoio capelluto che conduce ad alopecia temporanea o permanente.
3. Le palpebre. La pelle intorno agli occhi è sottile e suscettibile sia al danno solare che al cancro della pelle. Per proteggere le palpebre occorre usare una crema solare minerale per la pelle sensibile perché è meno irritante di quella chimica se entra negli occhi). Non ci si deve dimenticare di indossare occhiali da sole con protezione UV ad ampio spettro. Il contorno degli occhi è probabilmente la zona più delicata di tutto il viso: qui la pelle è molto sottile, sottoposta a tantissimo movimento e tantissimi stimoli. La perdita di tono è subito evidente e lo stress si nota sempre subito da lì: borse, occhiaie, zampe di gallina.
4. Le labbra. Anche le labbra vanno protette. La raccomandazione è di usare balsamo per le labbra con SPF ad ampio spettro di 15 o più. La crema solare sulle labbra si dissolve una volta mangiato o bevuto. In questi casi occorre rifare la protezione. Le labbra hanno solo un sottilissimo e delicatissimo strato di pelle, molto più sottile che in qualsiasi altra parte del corpo. Hanno anche poca melanina, di conseguenza è molto facile che si scottino, pur senza “abbronzarsi” mai, di fatto. Il sole può avere conseguenze sul collagene naturalmente contenuto nelle labbra. Il collagene è una proteina che dà sostanza alle labbra e alla pelle in generale, è quella proteina che impedisce alle rughe di formarsi sulle e attorno alle labbra. E’ importante mantenere idratate le labbra. Questo bevendo molta acqua, e applicando un burro di cacao. Molte persone spesso si leccano le labbra, quando hanno caldo o le labbra sono secche, ma in realtà questa pratica può peggiorare la situazione poiché la saliva forma una sorta di lente che intensifica i raggi solari sulla pelle.
5. Il collo. Il collo è un’area molto delicata, soggetta a continui cambiamenti e costantemente esposta ai pericoli di raggi solari e inquinamento. Proteggerlo è fondamentale per evitare l’invecchiamento cutaneo precoce. Applica la crema e massaggia dal basso verso l’alto, avendo cura di trattare anche parte della nuca.
6. Le cicatrici. Le cicatrici, anche se dimenticate, risultano essere molto delicate e, in quanto tali, necessitano di cura e attenzione. Quando si hanno delle ferite profonde, spesso, possono formarsi delle cicatrici fastidiose sia a livello estetico che per quanto riguarda la sensibilità della pelle lesa, non solo al tatto, ma anche al freddo e al calore. Le cicatrici vanno sempre protette anche dall’esposizione solare che d’estate può danneggiare ancora di più la pelle sensibile.
6. Il retro delle mani. Anche le mani hanno bisogno di protezione. Le parti superiori delle mani sono quasi sempre esposte alla luce solare quando si è fuori. Anche se si applica la crema solare sul dorso delle mani, lavaggi frequenti potrebbero eliminarla. In questi casi occorre riapplicare la protezione solare. La pelle delle mani è sottoposta costantemente all’azione di agenti irritanti come le sostanze presenti nei detersivi utilizzati per i lavori domestici e allo stress derivante dagli sbalzi di temperatura e dalla scarsa umidità degli ambienti domestici e degli uffici.
7. La tibia e il ginocchio. Impegnati ad applicare e riapplicare la protezione solare alle gambe non occorre dimenticare la tibia e la parte posteriore delle ginocchia. Questo è particolarmente importante per le donne, perché la parte inferiore delle gambe è il luogo più comune per la comparsa del melanoma.
8. La piante del piedi. Se la piante del piede è costantemente protetta dal sole, la parte superiore è direttamente esposta al sole quando usiamo delle scarpe aperte o andiamo in spiaggia o in piscina a piedi nudi. È bene ricordarsi di proteggere anche la parte superiore del piede. È importante ricordare di proteggere dal sole anche la piante del piede. Le persone con tonalità della pelle scure sono più sensibili al melanoma acuto lentiginoso , un tipo generalmente raro di cancro della pelle che può presentarsi in punti sorprendenti come il fondo dei piedi. Questo può accadere anche senza molta esposizione al sole.
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