Apnee notturne, ecco perché sono rischiose per cuore e cervello

Può capitare molto spesso durante la notte di avere delle interruzioni della respirazione. Si possono prolungare anche per diversi secondi e sono dovute all’ostruzione delle nostre vie aeree superiori. Vengono chiamate con il termine di apnee ostruttive del sonno e si tratta di un disturbo che viene spesso sottovalutato e, addirittura, non diagnosticato.

Il problema però nasce nel momento in cui non tutti sanno che queste apnee notturne possono portare a dei gravi effetti sul corretto funzionamento del nostro organismo. Infatti, il fatto che smettiamo più volte di respirare durante la notte può aumentare il rischio di ictus, ipertensione, insufficienza cardiaca ed aritmie.

In Italia, secondo quanto emerge dallo studio «Cost-of-illness study of Obstructive Sleep Apnea Syndrome (OSAS) in Italy» il costo di questa condizione ammonta circa a 30 miliardi di euro ogni anno. Incrociando anche alcuni pareri degli esperti vi sono, in Italia, solo 450.000 pazienti che vengono diagnosticati e, di questi, solo 230 mila vengono trattati.

L’allerta arriva da diverse fonti d’informazione che sottolineano come in Italia qualcosa non stia andando nel verso giusto. Bisognerebbe avere una maggior presa di coscienza su quanto sia importante un buon sonno e sui segnali che qualcosa potrebbe non andare bene: tra i vari si sottolineano le pause dal russamento, durante le quali non vi è appunto respirazione.

Cosa fare?

Nel caso in cui soffriate di questa problematica, innanzi tutto potete effettuare una polisonnografia. Attraverso questo esame misurerete durante la notte la saturazione dell’ossigeno ma anche altri importanti segnali quali battito cardiaco, flusso respiratorio ed il russamento. Attraverso questo esame potrete controllare anche la vostra posizione del corpo e tutti i movimenti muscolari.

Chi è più a rischio?

Solitamente soffrono di questa patologia i maschi adulti ma anche i bambini. Attenzione, infatti, se i vostri piccoli hanno le tonsille ingrossate perchè possono soffrire di questa problematica. Tra gli altri fattori di rischio si sottolineano i chili di troppo ma anche fumo, alcol e farmaci per dormire.

 

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