Bere acqua e menta dopo i pasti fa dimagrire? Sì, perché la menta contiene il mentolo, una molecola amica per chi decide di mettersi a dieta. A scoprirlo è stato uno studio pubblicato su Molecular and Cellular Endocrinology da un team di ricerca del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato da Marco Rossato. Secondo i ricercatori italiani il tessuto adiposo bianco è in grado di avvertire il freddo senza la mediazione del sistema nervoso. Per farlo si serve di sensori che possono essere attivati proprio dal mentolo. In questo modo aumenta il metabolismo del tessuto adiposo bianco e vengono smaltiti i grassi in eccesso. «Il mentolo – spiega Rossato – è una sostanza di derivazione vegetale. E’ nota da migliaia di anni. Stimola le cellule del tessuto adiposo bianco a consumare i grassi producendo calore». Il mentolo è contenuto all’interno delle foglie di menta. E’ stato scoperto circa 2 mila anni fa in Giappone. Le piante dove si trova sono particolarmente numerose. In commercio il mentolo viene estratto dalla menta piperita.
Che cos’è la menta? La menta è composta da acqua, fibre, ceneri, proteine e carboidrati. Presenta una buona concentrazione di sali minerali. In particolare potassio, magnesio, rame, manganese, sodio e fosforo. Discreta è anche la quota di vitamine, soprattutto quelle del gruppo A, la vitamina B, la vitamina C e la vitamina D. Le proprietà della menta dipendono dalla presenza di un alcool estratto dall’essenza di menta, il mentolo. Questo componente è molto utilizzato per preparare cosmetici, profumi e medicinali, grazie alla piacevole sensazione di freschezza che emana. Viene anche utilizzato per realizzare caramelle che alleviano il mal di gola, agendo come disinfettante naturale. Dal punto di vista terapeutico, grazie alle sue proprietà, la menta può essere utile a fine pasto come digestivo. Assolve anche una funzione antispasmodica.
Come si prepara una tisana alla menta? E’ necessario disporre di circa 30 grammi di foglie essiccate di menta o di sette foglioline fresche. Riempire un pentolino con circa un litro di acqua. Farlo arrivare ad ebollizione. Versarvi le foglie di menta e lasciarle in infusione per circa 5 minuti se sono foglie secche. Se sono foglioline fresche lasciarle in infusione per 7 minuti. Durante questa operazione coprire il contenitore in modo che anche le sostanze volatili che si sprigionano durante l’infusione non vengano disperse nell’aria. Filtrare il liquido ottenuto e lasciarlo raffreddare. Per chi vuole, durante il raffreddamento della tisana, può respirare i fumi che vengono sprigionati e utilizzarli come dei suffumigi coprendo la testa con un telo. Fanno bene a influenze e raffreddori. Molte autorevoli ricerche scientifiche hanno dimostrato che la menta è una pianta aromatica dalle numerose e interessanti proprietà benefiche per la salute. Può essere usata come coadiuvante nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile, come lozione lenitiva e rinfrescante per la pelle e come efficace digestivo. L’azione antisettica e rinfrescante della menta la consiglia in tutti i casi di alitosi. Consigliamo di non assumerla la sera perché potrebbe disturbare il sonno notturno. Meglio evitare il consumo se si soffre di reflusso gastroesofageo, ulcera e patologie a fegato e reni. E’ bene non raccogliere la mentuccia (menta pulegium) perché contiene anche sostanze tossiche. Dato che questi articoli sono scritti a scopo puramente informativo è sempre assolutamente consigliabile chiedere il parere del medico di fiducia.