Le susine fanno bene o male al colesterolo? Le fibre solubili presenti nelle susine hanno proprietà utili ad abbassare il colesterolo cattivo LDL. Le susine contengono gli antociani che sono degli antiossidanti naturali. Sono delle sostanze che riducono l’assorbimento del colesterolo cattivo. Non solo: grazie al loro contenuto di fibre aiutano a intrappolarlo ed eliminarlo. Proprio la presenza delle fibre non solo aiuta la funzionalità intestinale ma riduce anche i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, limita la rapidità di assorbimento degli zuccheri e placa la fame nervosa. Il contenuto in fibre per cento grammi di susine è intorno ad 1,4 grammi. Le susine inducono la neutralizzazione dei radicali liberi anche a livello del colesterolo. Infatti il colesterolo ossidato è particolarmente dannoso per l’organismo, dato che è responsabile della formazione di ostruzioni a livello delle arterie. Per questo le susine prevengono la presenza di patologie come l’aterosclerosi o le patologie cardiache. Recenti studi hanno dimostrato che il consumo di susine può prevenire anche il rischio del morbo di Alzheimer, grazie all’elevato contenuto di vitamina K, che stimola inoltre il metabolismo osseo e la funzionalità circolatoria.
Come conservare le susine? Basta essiccarle. Il procedimento è semplice, anche se richiede un po’ di tempo. Per prima cosa bisogna lavare e asciugare accuratamente le susine. Nel frattempo portare a ebollizione una pentola d’acqua sufficiente a contenere i frutti che si hanno a disposizione. Le susine vanno immerse nell’acqua per non più di un minuto. Quando la buccia sarà gonfia, vanno scolate e distese su delle griglie per farle asciugare. Si possono stendere al sole. In caso contrario vanno infornate a una temperatura intorno ai 50 o 60 gradi e lasciarle dentro con lo sportello semichiuso per un paio di ore. Una volta che la buccia si è rattrappita vanno snocciolate una ad una. Denocciolate le susine vanno rimesse in forno per un’altra mezz’ora, in modo da completare l’essiccazione. Ecco le susine secche buone da mangiare.
Le susine si possono mangiare senza problemi? No, bisogna stare molto attenti. Le susine sono particolarmente note per la loro eccellente azione lassativa. Azione lassativa che si già dopo averne consumate 50-100 g. Tale effetto è legato alla presenza di acidi organici, zuccheri ad azione osmotica, anche non digeribili, come il sorbitolo, e ossifenisatina. Quest’ultima nel passato era impiegata proprio come farmaco lassativo. Esagerare con il consumo di susine, quindi, può causare effetti indesiderati come diarrea, meteorismo e flatulenza. E questo per via della fermentazione zuccherina a livello intestinale. Le susine dovrebbero essere assunte con moderazione, inoltre, in presenza di colite e stipsi spastica. L’azione pro-fermentativa e blandamente irritante delle susine, infatti, potrebbe accentuare spasmi e gonfiori eccessivi. Le donne in gravidanza dovrebbero astenersi dal consumare susine secche. Se il desiderio è più forte della forza di volontà occorre prima consultare il proprio medico e sentire cosa ne pensa. Potrebbe anche non sconsigliarle, ma comunque limitarne il consumo. Per coloro che soffrono di diabete, inoltre, sarebbe consigliato che non mangiassero susine. Per chi, invece, vuole introdurre le susine nella propria dieta dovrebbe essere certo di non presentare allergie oppure intolleranze. Il consiglio è di chiedere sempre un consiglio al medico prima di fare un’abbuffata di susine. Non è consigliabile bere il succo di susine per chi ha la gotta. Non è consigliabile somministrare purea o succo di polpa di susine a bambini al di sotto di un anno. Le persone con elevata acidità dello stomaco dovrebbero mangiare susine in quantità minima.