Pasta e fagioli fanno bene o male al diabete? E’ una ricetta sicura e gustosa proposta dal sito www.diabate.net a quanti soffrono di diabete.«L’associazione delle proteine dei legumi con quelle dei cereali – si legge in questo sito – rappresentano un piatto unico per eccellenza. Hanno un basso contenuto lipidico, con una prevalenza di acidi grassi polinsaturi e un modesto contenuto di vitamine (Vit B) e sali minerali (calcio e ferro). Un pasto completo grazie anche a un buon contenuto di fibra». La pasta e fagioli è un piatto tipico della cucina mediterranea. E’ semplice, corroborante e leggero, ha il benestare di tutti i nutrizionisti che lo consigliano in molte diete per i suoi valori nutrizionali e le sue proprietà. La pasta e fagioli è un piatto mangiabile al 100%. Apporta mediamente un’elevata percentuale di acqua. I legumi, ovvero i fagioli, vantano una concentrazione di agenti antinutrizionali non indifferente. In genere sono inibitori della tripsina ed acido fitico, che intervengono riducendo la digestione proteica, inibitori della Tripsina, e impedendo il corretto assorbimento di certi sali minerali come acido fitico e fitati.
Come si prepara la pasta e fagioli per il diabete? Per quattro persone occorrono 400 grammi di fagioli borlotti secchi, una carota, una cipolla, un gambo di sedano, una patata, uno spicchio d’aglio, un rametto di rosmarino, una foglia di alloro, 50 grammi di prezzemolo tritato, 100 grammi di tagliatelle sottili spezzettati, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe quanto basta. Mettere a bagno la sera prima i fagioli con l’alloro, quindi scolarli. Metterli in una pentola con la carota, la cipolla, la patata pelata e ila edano. Ricoprire con acqua. Portare ad ebollizione. Appena i fagioli saranno cotti toglierne un po’ e passarli al passaverdure. Aggiungere la pasta e terminare la cottura. Il contenuto per una porzione ha 531,1 calorie, 77,5 grammi di carboidrati, 31,4 grammi di proteine e 12,7 grammi di lipidi.
Quali sono i benefici della pasta con i fagioli? Contenendo frumento, quindi glutine, non è adatta all’alimentazione del celiaco. Questo piatto apporta una notevole quantità di carboidrati complessi, ovvero di amido, ma anche di fibra alimentare. Grazie a queste fibre questo piatto promuove il senso di sazietà e modula l’assorbimento riducendo l’indice glicemico. E’ un piatto che protegge dalle tossine cancerogene. Bisogna però fare molta attenzione perché l’eccesso di fibre può svolgere una discreta funzione inibitoria sull’assorbimento di tutti i nutrienti. Pasta e fagioli non apportano grosse percentuali di trigliceridi. L’unica componente lipofila da attenzione è composta dalla lecitina dei legumi e dai fitosteroli. Della prima è noto da tempo l’effetto ipocolesterolemizzante. In quanto ai bracci acidi nella pasta e fagioli sono benefici per il metabolismo in quanto ricco di catene monoinsature e polinsature. Nella pasta e fagioli sono anche presenti una certa quantità di sali minerali: ferro, magnesio e potassio su tutti. Per questo la pasta e fagioli è molto indicata per l’alimentazione dello sportivo. La quantità di sodio, infatti, è molto bassa. Tutto chiaramente dipende dalla qualità di sale da cucina che si aggiunge durante la cottura. Buona anche la presenza di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B, anche se la cottura non le fa arrivare tutte integre a compimento. In definitiva la pasta e fagioli è indicata, proprio per la sua semplicità, a qualsiasi regime alimentare. Ne possono giovane obesi e ipertesi. In questo secondo caso occorre evitare il sale nella cottura. E’ un piatto di alto valore biologico.