Si può bere acqua quando si ha il mal di testa? Risponde la medicina

Si può bere acqua quando si ha il mal di testa? Bere acqua può combattere il mal di testa. La scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori dell’Università di Maastricht, nei Paesi Bassi. Essi, dopo aver condotto una sperimentazione su un campione di 100 pazienti affetti da costanti mal di testa, hanno verificato che con almeno 7 bicchieri di acqua al giorno, questo disturbo si alleviava. Nello specifico, il gruppo di volontari, seguito dall’equipe del dottor Mark Spigt, per 3 mesi ha bevuto regolarmente circa 1 litro e mezzo di acqua ogni giorno e alla fine di questo periodo, hanno anche notato un miglioramento delle loro condizioni e alleviati i relativi stati di stress. In un altro studio effettuato su delle donne con mal di testa è stato dimostrato che una perdita di liquidi del 1,36% dopo lo svolgimento di esercizi, comportava una modificazione negativa dell’umore e della concentrazione, aumentando la frequenza dei mal di testa. La disidratazione, infatti, può scatenare il mal di testa e l’emicrania in alcune persone. Nello stesso tempo l’idratazione può aiutare a ridurre i sintomi in coloro che hanno perso liquidi in modo significativo.

La disidratazione provoca mal di testa? Mal di testa, crampi muscolari e senso di affaticamento hanno a che fare con la disidratazione. Mantenere l’organismo ben idratato è uno dei più semplici passi per mantenersi in forma e in salute. Spesso però non sappiamo riconoscere i sintomi della disidratazione e anche una cosa tanto naturale come quella di bere diventa un problema. Il volume dell’acqua del nostro corpo deve rimanere costante. Aspettare di avere sete significa che il nostro bilancio idrico è già in perdita. La sete è uno stimolo che si attiva per segnalare all’organismo che c’è bisogno di reintegrare liquidi. Tra gli altri sintomi ci sono anche i fastidiosi mal di testa. Questo è uno dei classici sintomi che pensiamo di risolvere con un analgesico. Talvolta, invece, è sufficiente bere qualche bicchiere di acqua per sentirlo svanire lentamente.

Quali sono i sintomi della disidratazione? Uno dei sintomi della disidratazione è l’irritabilità. Sono diversi i test medici che hanno dimostrato come questo stato d’animo può essere collegato a insufficiente idratazione e può accompagnarsi anche a mancanza di concentrazione e a riduzione delle performance, anche negli sportivi. Un altro sintomo di disidratazione, anche questo non sempre riconosciuto, è l’alito cattivo. La spiegazione è facile. La nostra saliva è un liquido. Per funzionare adeguatamente nel suo ruolo di spazzino della bocca ha bisogno di acqua per essere sufficientemente prodotta. Ecco quindi che una saliva ben idratata consente di rimuovere i residui di cibo da denti e gengive e con essi i batteri. Se, invece, la saliva è scarsa, i residui restano lì dove sono e i batteri si moltiplicano causando alitosi. Un altro segno della disidratazione è sul fronte della bellezza. La scarsa idratazione, infatti, fa sentire i suoi effetti sulla pelle che appare poco elastica. Persino i capelli in alcuni casi appaiono opachi e, attenzione, tendono anche a spezzarsi più facilmente. In presenza di disidratazione occorre fare attenzione alle occhiaie. I sintomi più importanti, invece, si hanno a carico delle urine e delle feci. Quando l’organismo è carente di liquidi le urine appaiono più concentrate e di colore scuro. Sono trasparenti e tendenti al giallo paglierino quando il corpo è ben idratato. Le feci saranno scure e, in presenza di disidratazione, si potrebbero avere problemi di stitichezza. In tutti questi casi in rimedio è uno solo: niente farmaci ma solo un bel bicchiere d’acqua.

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