Mele e pere fanno bene o male al diabete? Tutte le mele e le pere fanno bene e vanno inserite per questo nella dieta di chi soffre di diabete. Chi soffre di questa malattia dovrebbe stare attento alla frutta che porta in tavola. Il segreto per conciliare il consumo di frutta e il diabete è selezionare quei prodotti che contengono meno zuccheri e che hanno un basso indice glicemico. Anche se con moderazione si possono mangiare «mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche e lamponi». Tra le frutta le mele possiedono un indice glicemico pari a 36 e le pere si attestano a 38. Sono due indici considerati bassi. Prima di mele e pere troviamo avocado (10), fragole (30), pesche e fichi freschi (30). Possiedono, invece, un indice glicemico più alto mango (51), kiwi (53), banana (54) e ananas (59). Attenzione all’indice glicemico di melone (75) e anguria (76). Il consumo di mele e pere riduce il rischio di diabete di tipo 2. Gli studi scientifici dicono che per ogni porzione in più di mele e pere consumata alla settimana il rischio si riduce del 3%.
Perché mele e pere sono indicate nella dieta del diabete? Mele e pere fanno bene al diabete perché contengono i polifenoli. Queste molecole contribuiscono a ridurre il rischio di diabete grazie alle loro capacità antiossidanti ed antinfiammatorie. Mele e pere, inoltre, possiedono tanta fibra solubile, come la pectina, che può ridurre la risposta glicemica indotta dal pasto. Una ricerca ha rivelato che mele e pere andrebbero mangiate con la buccia per avere un effetto ancora migliore sul diabete. I ricercatori hanno riscontrato i benefici dell’acido ursolico, una sostanza appunto presente in grandi quantità nella buccia delle mele, sul mantenere sotto controllo il peso e valori fisiologici di zuccheri nel sangue. Questo acido stimolerebbe una proteina, chiamata Akt, coinvolta in molti processi cellulari tra cui l’induzione a bruciare glucosio per le attività dei muscoli.
Come si possono mangiare le mele e le pere per fare bene al diabete? Sono tante le ricette che il sito www.diabete.net consiglia con al centro le mele e le pere. La torta di mele classica dove per meglio bilanciare il rapporto tra nutrienti e renderlo meno calorico è possibile ridurre di 30-40 grassi burro e zucchero. Le mele in camicia, un dessert a base di pasta sfoglia e frutta dove i grassi presenti negli ingredienti utilizzati per preparare la pasta sfoglia, possono rallentare l’assorbimento e ritardare il rilascio degli zuccheri presenti nella ricetta. Le pere al vino rosso, un dessert con zuccheri esclusivamente semplici. Il 50% delle calorie fornite provengono dall’alcol, che è privo di principi nutritivi, per cui le calorie fornite vengono definite “calorie vuote”. Ed ancora la torta di mele francese, le mele al forno, il dolce di mele e nocciole. Le mele sono il frutto più adatto per essere mangiato in occasione dei pasti, perché sono meno impegnative da digerire. Le pere, invece, sono frutti che dovrebbero essere consumati a ridosso della maturazione e non negli altri periodi dell’anno. Occorre evitare tutti i derivati conservati in barattolo o canditi o disidratati o sotto spirito. Mele e pere vanno mangiate con la buccia. Tutta la frutta andrebbe sempre mangiata con la buccia. Nelle buccia delle frutta, infatti, vi sono fibre alimentari non solubili, cere vegetali e poche proteine, lipidi, zuccheri ed acqua. Il valore nutrizionale della frutta sembra si concentri principalmente nella buccia e nella parte della polpa immediatamente sottostante.