Cefalù piange Mimma: la prof. del sorriso che custodiva i segreti degli studenti. Mimma Piscitello aveva due passioni nella sua vita: la scuola e la famiglia. In città era molto conosciuta per avere educato alla vita e al sorriso tante generazioni di studenti. Della sua cattedra di lettere era riuscita a farne occasione di riscatto sociale, per coloro che avvicinava alla cultura, e luogo di crescita umana per quanti le confidavano i propri segreti. Mimma Piscitello, infatti, era apprezzata dai suoi studenti per la sua preparazione culturale ma anche per quella carica di umanità che riusciva a dare a quegli studenti che, fra i dieci e i quattordici anni, iniziavano a crescere fra mille difficoltà. In classe accompagnava gli alunni con quella carica di maternità che portava dentro per quella passione verso la famiglia che l’ha spinta a vivere ogni attimo della sua vita, anche quando una spada le ha trafitto il cuore per la perdita prematura del marito.
Mimma è andata via all’improvviso. Fino ad alcuni giorni fa in tanti l’avevano vista seduta al tavolo di un bar dove, con quella carica di gioventù che la caratterizzava, conversava di cultura ed educazione con alcune sue amiche. Sul suo viso portava sempre lo stesso sorriso. Quello che la vita non era riuscito a scalfire in nessun modo. Il sorriso di una donna che sapeva fino in fondo che ogni giorno era da vivere in ogni suo momento. Il sorriso di una prof. che sapeva bene come tanti problemi educativi nella scuola si affrontano regalando un sorriso agli studenti ma anche a quei colleghi che a volte si perdono dietro futili rimproveri verso gli studenti. Mai nella sua lunga carriera di docente si è lasciata perdere dallo sconforto. Nemmeno quel giorno del 1984 quando in classe ha visto spegnere la vita di un suo studente che lei voleva bene come un figlio. Mamma Simplicio, in Piscitello, lascia a tutti un testamento di vita fatto di cultura e sorriso. Quella cultura che sola riesce a trasformare la vita e il sorriso che colora le giornate, tutte le giornate, anche quelle che al tramonto non si sarebbero volute vivere.
