Bere acqua povera di sodio fa dimagrire? La risposta della medicina

Bere acqua povera di sodio fa dimagrire? No, non fanno dimagrire. Negli ultimi anni l’industria delle acque minerali, vendendo un prodotto su cui ben poco si può giocare, ha avuto la brillante idea di cavalcare l’onda della demonizzazione del sodio. In patologia il sodio è legato a problemi come l’ipertensione e, di conseguenza, a problemi cardiaci. Il sodio, infatti, agisce da spugna nei confronti dei liquidi, trattenendoli ed aumentando il volume ematico e quindi anche la pressione. Ora, un litro di acqua povera di sodio contiene mediamente 10-18 mg del minerale. Tradotto in numeri significa che bisogna berne circa 25 litri per fare meno di mezzo grammo di sodio. L’acqua povera di sodio presenta una percentuale molto bassa di sodio e carbonato di sodio, ed è principalmente consigliata a coloro che seguono una particolare dieta iposodica, per cui devono assumere un’acqua con una quantità di sale inferiore ai 20 mg per litro, le acque vengono classificate in base alla quantità di sali minerali disciolte al proprio interno. L’acqua povera di sodio, è detto in alcuni siti, è un supporto anche per le donne che vogliono ridurre la cellulite».

Quale acqua minerale bere? Il consiglio è di bere acque ricche di calcio (sopra i 100mg/l), magnesio (sopra i 20mg/l) e solfati (sopra i 15mg/l). Occorre bere acque medio minerali e acque a basso contenuto di litio e manganese. Sicuramente occorre scegliere un’acqua più adatta alle nostre esigenze. L’acqua è parte integrante della nostra dieta alimentare, non solo come elemento indispensabile per il buon funzionamento dell’organismo ma anche perché è in grado di contribuire al fabbisogno dei minerali quali nutrimento. Attenzione. Se è possibile occorre bere acqua in contenitori di vetro. Occorre bere 8 -10 bicchieri di acqua al giorno. Occorre bere anche quando non si ha sete. L’importante è leggere sempre l’etichetta, per non sbagliare e consumare il prodotto con le caratteristiche migliori. Bevetene due litri al giorno.

Bere acque povere di sodio o diuretiche? ll sodio è un sale minerale essenziale per diversi processi cellulari. E’ importantissimo per il processo di osmosi cellulare, ha infatti un’attività regolatrice del bilancio idrico, favorendo l’idratazione dei diversi tessuti. Questo sale tende ad attirare l’acqua costituente il liquidi extra-cellulari e la trasferisce nel sangue, con benefici per il filtraggio renale, ma un aumento della pressione sanguigna. Ecco perché l’acqua povera di sodio riesce a contrastare la presenza del minerale nel sangue. In questo modo si riesce così a tenere sotto controllo la pressione sanguigna e contrastare la ritenzione idrica, che causa la cellulite. Accanto alle acqua povera di soldi ci sono le acque diuretiche, denominate anche ipotoniche,. Queste acque favoriscono il ricambio idrico e consentono una migliore pulizia delle vie urinarie, favorendo il benessere. Le acque minerali infatti non sono tutte uguali. A partire dalla loro composizione infatti possiedono diverse proprietà benefiche. L’elemento più importante da tenere in considerazione quando si legge l’etichetta è il residuo fisso a 180 °C, ossia il quantitativo di sali presente una volta che l’acqua è evaporata. Le acque diuretiche sono quelle minimamente mineralizzate (con residuo fisso inferiore ai 50 mg/l) e quelle oligominerali (residuo fisso fra 5-500 mg/l). Le acque diuretiche sono ipotoniche. Vengono assorbite rapidamente dalle cellule ed in seguito espulse. In sostanza provocano una risposta renale immediata. I benefici apportati da queste acque sono molti: consentono di eliminare le scorie dall’organismo, favoriscono l’assorbimento dei minerali e combattono la ritenzione idrica.

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