Presentata la Targa Florio Classica che nell’edizione 2019 ricorda Andrea Camilleri. L’evento organizzato dall’Automobile Club Palermo e dall’Automobile Club D’Italia con il supporto di ACI Sport e ACI Storico, è stato illustrato alla stampa presso l’elegante sede della Sala Carapezza di Palazzo Chiaramonte, la sede del Rettorato dell’ateneo palermitano.
Sono intervenuti all’incontro il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Prof. Fabrizio Micari, il Presidente dell’Automobile Club Palermo Angelo Pizzuto, il Direttore Generale di ACI Sport Spa Marco Rogano, il Direttore Generale Beni Culturali della Regione Sicilia Sergio Alessandro, il promotore della legge sulla Targa Florio On. Alessandro Aricò, lo storico dell’Automobilismo Salvatore Requirez, il vincitore di tre Targa Florio velocità Nino Vaccarella, l’erede della famiglia Florio Donna Costanza Afan de Rivera ed alcuni sindaci dei Comuni della Madonie attraversati dalla Targa Florio Classica 2019. E’ stato Marco Rogano ad annunciare il premio dedicato alla memoria di Andrea Camilleri, e che verrà assegnato all’equipaggio vincitore della Targa Florio Classica 2019, nell’edizione in cui le prestigiose 180 auto in gara si spingeranno fino alla Valle dei Templi, a ridosso di quella Porto Empedocle che diede i natali al maestro Camilleri “Magico Conta storie della Sicilia” come si legge sulla Targa che sarà consegnata all’equipaggio vincitore della gara di Regolarità Storica.
Ha fatto gli onori di casa ed ha aperto l’incontro il Magnifico Rettore Micari: -“L’Università di Palermo ed il suo rettorato sono casa vostra – ha esordito il Rettore- La collaborazione più intensa è con il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi Sistema Museale dell’Università degli Studi, che rappresenta per le prestigiose auto della Targa Florio Classica un ritorno a casa, nei luoghi dove nascono le auto, che tanto entusiasmo suscita tra i nostri studenti. Le sedi del quartier generale, sono sicuramente un completamento dei più suggestivi luoghi del centro città. La Sicilia è una terra con un particolare trasporto verso la Targa e verso le auto e la loro ingegneria”-.
Ha ringraziato tutti i presenti e le realtà al fianco della Targa Florio, Angelo Pizzuto, Presidente AC Palermo, che ha sottolineato la piena collaborazione con l’Università ed il supporto della Regione Siciliano: “Abbiamo trovato una casa al Rettorato e grande connubio si è instaurato con il Museo dei Motori e dei Meccanismi. Quella 2019 è un’edizione dei grandi numeri che concretizza il lavoro fatto e che coniuga la scoperta del territorio con la cultura automobilistica. Molti concorrenti hanno scelto di venire alla nostra gara che attraversa luoghi unici”-.
I particolari tecnici sono stati illustrati da Marco Rogano Direttore Generale ACI Sport: “La Targa Florio 2019 onora la memoria di Andrea Camilleri con un trofeo che sarà consegnato all’equipaggio vincitore, un tributo al grande maestro in un’edizione che si spinge fino alle terre che gli diedero i natali. Ancora una volta la Targa Florio si distingue per il suo fascino unico dovuto a bellezza di un territorio unico ed esclusivo e di luoghi meravigliosi e sempre nuovi che l’evento e la gara di Regolarità permette di Scoprire. Quest’anno la gara si spingerà fino alle terre agrigentine nella giornata di venerdì e gli equipaggi avranno occasione di ammirare la Valle Dei Templi, oltre che gli splendidi luoghi del centro di Palermo sede di partenza giovedì ed arrivo la domenica. Gli scenari leggendari del Medio Circuito delle Madonie saranno attraversati sabato 12, quando alla sera la gara si concluderà. Domenica 13 una mini sfida di regolarità nella rievocazione del Circuito della Favorita, i giardini palermitani tra Palermo e le spiagge di Mondello all’ombra del Monte Pellegrino, prima della Cerimonia di arrivo in Piazza Verdi alle 12.30 – Rogano ha evidenziato l’importanza dei partner dell’evento, gli Official Sponsor ACI Global Servizi, MA FRA, SARA e, quale Official Timekeeper, TAG Heuer, oltre ai Technical Partner Chin8Neri, Winner”.
La Targa Florio come selettivo banco di prova di case costruttrici di auto e moto è stato l’aspetto sul quale si è soffermato l’ing. Sergio Alessandro, Direttore Generale dei Beni Culturali della Regione Sicilia: “Le case automobilistiche e motociclistiche hanno proferito il massimo sforzo verso un progresso tecnologico ispirato proprio alla corsa più antica del mondo. Per questa ragione è un evento anche culturale con una storia ancora tutta da scrivere”-.
-“Il lavoro sulla Targa Florio continua non si è esaurito con l’approvazione di una legge apposita – ha spiegato l’on. Alessandro Aricò promotore della legge sulla Targa Florio – sono state fatte altre 2 norme che riguardano, oltre che un finanziamento, anche l’inserimento delle Tribune di Floriopoli come bene culturale della Regione Sicilia”-
-“La Targa Florio è un evento che come sappiamo è ovunque icona di cultura a tutto campo ed in particolare automobilistica”- sono state le parole del prof. Salvatore Requirez, storico dell’automobilismo.
Presente alla conferenza anche Nino Vaccarella che evidenziato il fascino intramontabile che la Targa Florio esercita sui piloti di ogni epoca per le sue caratteristiche di selettività e che hanno sempre sottoposto ad una prova particolarmente dura uomini e mezzi.
“Un grande regalo di Vincenzo Florio – ha definito l’evento Donna Costanza Afan de Rivera, l’erede della famiglia Florio, anch’essa impegnata come co- driver in gara – con il lavoro degli organizzatori si apprezza una rivalutazione della gara anche in Italia dopo che negli anni scorsi è stata forse più apprezzata all’estero”-.
Tra i top driver presenti anche Giovanni Moceri, il regolarista siciliano che ha vinto due volte la Targa Florio Classica e nel 2019 ha portato in Sicilia il successo alla Mille Miglia e che sarà al via ancora sulla Fiat 508 C affiancato dalla moglie Valeria Dicembre.
Oggi, giovedì 10 ottobre le verifiche presso il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo, alle 18.30 la Cerimonia di partenza da Piazza Giuseppe Verdi dinnanzi all’imponente eleganza del Teatro Massimo e subito una prova di precisione all’interno dell’Università, prima della pausa notturna.