Come mangiare le castagne per non ingrassare? Ecco la risposta

Come mangiare le castagne per non ingrassare? «Per chi sta cercando di perdere qualche chilo, l’ideale è mangiarle bollite: assorbono acqua, saziano di più e ne bastano 3-4». Il consiglio arriva dalla dottoressa Diana Scatozza, specialista in Scienze dell’alimentazione, nutrizionista e professional counselor a Milano. L’esperta aggiunge che le castagne secche che si trovano in commercio in porzioni da snack, circa 300 calorie per 100 grammi, sono adatte soprattutto a chi fa sport e ha bisogno di tanta energia. Per quanto riguarda le caldarroste, invece, sono un po’ più leggere, ma apportano comunque circa 250 calorie per etto. In questo caso si possono mangiare una volta ogni tanto ma bisogna stare molto attenti: evitare il pane nel pasto successivo. «Per non ingrassare – spiega la dottoressa Monica Giovacchini, biologa nutrizionista – l’ideale è consumare le castagne come snack per lo spuntino a metà mattina o metà pomeriggio. Oltre a essere un’ottima fonte di energia, consumate lontano dai pasti principali sono più digeribili». Per evitare che gli zuccheri che contengono possano causare un innalzamento della glicemia è opportuno abbinarle sempre alla frutta secca.

Un’idea per mangiare le castagne senza sensi di colpa? Si possono usare le castagne al posto dei cereali nelle vellutate di verdure. E’ una ricetta che vi proponiamo perché saziante e gustosa apporta meno di 200 calorie a porzione. Per quattro persone, per avere una buona crema di zucchine con castagne e funghi, occorre procurarsi quali ingredienti: 700 grammi di zucchine, 500 grammi di brodo vegetale, 25 grammi di funghi porcini secchi, 100 grammi di castagne, mezza cipolla, olio extravergine d’oliva e sale. Per preparare questo buon piatto si comincia con il lessare le castagne. Mentre si attende si procede a bollire le zucchine nel brodo con la cipolla. Ammollare i funghi e aggiungerli al brodo. Frullare il tutto fino a ottenere una crema omogenea e morbida. Servire con le castagne cotte, olio d’oliva, sale e pepe.

Perché nel passato le castagne erano considerate «il pane dei poveri»? Le castagne sono un alimento ricco di amici che sono carboidrati di tipo complesso. Per questo motivo possono sostituire in tutto e per tutto il pane e la pasta. Ecco perché nel passato le castagne erano considerate il “pane dei poveri“. Oltre agli amidi questi frutti sono ricchi anche di grassi, proteine, vitamine e sali minerali. Sono, quindi, dei concentrati di energia molto adatti specialmente per chi pratica sport. Il contenuto di proteine e grassi è abbastanza modesto, mentre è ottimo l’apporto di nutrienti quali sali minerali (in particolare potassio, fosforo, zolfo, magnesio, calcio e ferro), vitamine (C, B1, B2 e PP) e fibre. Durante la cottura una buona quantità gli amidi contenuti nelle castagne si trasformano in zuccheri semplici, donandogli il tipico sapore dolciastro e facilitandone la digestione. Dato l’alto contenuto di carboidrati è un’alimento che può risultare ottimo per l’inizio della giornata, a colazione, o in alternativa a pranzo, mentre andrebbe evitato a cena. Per conservare le castagne occorre praticarvi la curatura. Si comincia immergendo le castagne in acqua per 4/10 giorni. La mancanza di ossigeno permette l’eliminazione dei batteri presenti nei frutti. La surgelazione permette la conservazione delle castagne sbucciate a temperature che non superano i -18°C, in questo modo i frutti mantengono le loro caratteristiche fino a 12 mesi. E’ bene sapere che l’essiccazione oltre ad aumentare la digeribilità dei frutti permette l‘aumento dei principi attivi e degli elementi minerali, e permette una conservazione oltre i 12 mesi senza alterazioni.

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