Mangiare la pasta a cena fa male? Risponde la medicina

Mangiare la pasta a cena fa male? «Non è vero che la pasta a cena fa male» sostiene la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista. Il consiglio dell’esperta, però, è di non consumarne una quantità abbondante. Dietologi e nutrizionisti, per anni, hanno sconsigliato di mangiare pasta a cena perché al mattino e dopo pranzo abbiamo in circolo il cortisolo e l’adrenocorticotropo, ormoni che, avendo anche più ore a disposizione, sono in grado di bruciare più velocemente ciò che ingeriamo. «Oggi – sostiene Antonio Moschetta, studioso di metabolismo e nutrigenomica, professore ordinario di Medicina interna all’Università di Bari – diamo molta importanza anche a un’altra variabile, quella dell’indice glicemico dei diversi cibi: più è alto e più crea un picco di insulina che comporta accumulo di grasso addominale, che tra l’altro è sempre precursore di malattie più gravi. La pasta, soprattutto quella integrale o di grano duro, ha un indice più basso dei farinacei di solito consentiti nelle diete, come il pane o la pizza». Per questo è importante scolare la pasta al dente perché così ha un indice inferiore rispetto a quella scotta.

Quale tipo di pasta mangiare a cena? I carboidrati sono “attaccabili” solo in parte dagli enzimi digestivi. Quelli che non vengono digeriti non possono trasformarsi in zucchero semplice e nemmeno in energia e non passano nel sangue. Ecco perché chi vuole stare attento alla linea, secondo l’esperto Antonio Moschetta dovrebbe optare per gli spaghetti che hanno un indice glicemico basso: 40 contro gli 80 di ravioli o pasta fresca. Se poi si vuole migliorare ancora di più il pasto serale bisognerebbe abbinarla ad alimenti come rucola, ravanelli, pomodori, gambi di crucifere, olio extravergine. Il consiglio, infine, è di saltare la pasta in padella: il calore e l’olio sigillano i carboidrati e se ne assimilano ancora meno. Si può ridurre ancora di più l’indice glicemico se si prepara una buona insalata di pasta fredda.

Come preparare un piatto di insalata di pasta fredda? L’insalata di pasta fredda è un piatto semplice da preparare. La prima attenzione occorre prestarla al formato di pasta. Il più indicato è quello corto: fusilli, rigatoni, penne e mezze penne. Non manca chi si lascia tentare dagli spaghetti. In questo caso occorre stare molto attenti a scegliere un condimento appropriato. Quando si mette mano a preparare l’insalata di pasta fredda occorre stare attenti a quando scolare la pasta. Occorre farlo un paio di minuti prima del tempo di cottura indicato sulla confezione. Per raffreddare la pasta, dopo averla scolata, occorre passarla sotto l’acqua fredda. In questo modo si elimina lo strato di amido che la avvolge, togliendole anche il sapore. Un altro modo per raffreddare la pasta è di versarla in una insalatiera. A questo punto la si condisce con un filo di olio e si stende, formando uno strato sottile e regolare, su un vassoio ricoperto di carta forno. Il passo successivo è l’aggiunta del condimento alla pasta che va fatto solo quando questa è completamente fredda. Per il condimento il consiglio è di evitare formaggi come la ricotta ma anche il gorgonzola e la maionese. Ecco la ricetta per una insalata di pasta fredda con zucchine, curcuma e ricotta salata. Cuocere e far raffreddare 500 grammi di mezze penne. Preparare il condimento con tre zucchine, mezza cipolla, 150 grammi di ricotta salata, due cucchiai di curcuma, qualche foglia di menta, sale e olio. Le zucchine vanno tagliate a rondelle non troppo spesse. Farle saltare in padella con un soffritto di cipolla. Unire le zucchine alla pasta fredda e insaporire con una spolverata di ricotta salata e un trito di foglie di menta.

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