Le case produttrici di videogiochi, da Sony a Microsoft tremano al solo pensiero, eppure la domanda è sulla bocca di tanti: i giochi per smartphone ruberanno la scena alle console? Prima di rispondere, andiamo a vedere il perché nascono questi dubbi.
Nei primi anni 2000, i telefoni cellulari – per non dire il telefono, visto che tutti avevano un Nokia 3310 o 3330 – avevano un solo gioco, Snake. Snake era un gioco in cui una linea (un serpente immaginario) mangiava delle palline (dei puntini) e facendo punti. Ogni punto permetteva al serpente di allungarsi, facendo il gioco di mano in mano più difficile. C’erano anche alcune leggende legate a colui che sarebbe riuscito a finire questo gioco, ma questa è un’altra storia.
Tornando a noi – da quel momento, i giochi hanno preso sempre più importanza nel mondo dei telefoni. Nei primi tempi, quando Android e iOS ancora non esistevano, c’erano diversi giochi pre-installati nei dispositivi e dal funzionamento molto limitato. Erano piccoli giochi arcade con i quali ci si poteva divertire qualche ora: giochi di auto, in stile pac man o di lotta.
Poi successe il miracolo: arrivarono due nuovi sistemi operativi con degli store annessi in cui scaricare giochi, trovare libri da leggere e trovare con un clic le migliori slot online tramite l’app per scommettere, anche senza computer. Quella fu una rivoluzione nell’era del gioco su smartphone, ma anche l’inizio delle preoccupazioni sulla quantità di spazio limitato nei prossimi telefoni. Ricordo – per esempio – che sul primo iPhone, si poteva tenere al massimo un gioco (di quelli 3D e con tanti effetti grafici) altrimenti bisognava disinstallare Facebook o Whatsapp.
Da lì è storia e tutti si ricordano com’è andata: giochi nuovi ogni settimana, sempre più evoluti, MMORPG, Fortnite e via dicendo. Oggi sul telefono si vedono dei titoli che fanno impallidire. Le grafiche sono equivalenti, se non a volte migliori di quelle che possiamo vedere su console, grazie anche al piccolo schermo.
Il costo è molto ridotto e spesso non supera i 2 o 3 euro, in cambio di ore di divertimento. Alla luce di questo, ci sono tutti i presupposti perché questo “furto di scena” accada, ma sarà davvero così?
Alcune considerazioni sugli smartphone
Al momento, nonostante l’avanzamento enorme in campo grafico e i miglioramenti nelle dimensioni di schermi e giocabilità, i telefoni sono troppo limitati. I giochi che i telefoni supportano, al momento, non possono paragonarsi a quelli che ci sono per console e computer, grossi anche 30 o 50GB. I pacchetti grafici contenuti nei giochi per console o computer sono di tutto rispetto e, ahimè, necessitano di spazio.
Tuttavia, la gente è molto attenta a come spende i suoi soldi e visto il continuo crescere in prezzo dei titoli per console, giocare su mobile potrebbe rivelarsi un’alternativa più a buon mercato, se non gratuita.
Se le console vogliono riprendersi il trono di campioni nelle preferenze dei videogiocatori, dovranno farsi un esame di coscienza e tornare ad essere più accessibili anche per coloro che non hanno molto denaro a disposizione da spendere nel gioco. L’esempio di Apple Arcade è ottimo e i rispettivi Play Station e Xbox dovrebbero prenderne spunto e pensare se, anche nel loro caso, un’idea di questo tipo potrebbe invogliare nuovi giocatori ad unirsi ad uno dei due mondi.