Il latte di mucca fa male? Ecco cosa si rischia per la salute

Il latte di mucca fa male? Il latte di mucca potrebbe contenere sostanze tossiche per l’uomo. Secondo alcuni siti internet il latte potrebbe essere contaminato da micotossine, pericolose per la salute e potenzialmente cancerogene. Quasi tutto il latte di mucca ha 59 ormoni attivi, allergeni in gran quantità, grasso e colesterolo. Uno degli ormoni che potrebbe trovarsi nel latte è un potente ormone della crescita (IGF-1) con fattore di crescita uno.  Questo fattore di crescita fa in modo che il vitello neonato cresca rapidamente, come madre natura intende. Per produrre più latte, infatti, si è pensato di ricorrere all’ormone della crescita che induce le mucche a fare più latte. La  presenza dell’ormone della crescita nei prodotti lattiero caseari non è  senza conseguenze sulla salute. La  somministrazione dell’ormone della crescita alle mucche, infatti, fa produrre un latte  con un maggior contenuto dl fattore IGF1 che a sua volta stimola  nell’organismo umano vari tipi di cancro, come il cancro al polmone il cancro al colon e il cancro alla prostata, oltre ad indurre il diabete. Uno dei temi che maggiormente preoccupa il consumatore è la presenza di ormoni nel latte. Il rischio è che si assimilano attraverso il consumo.

Come riconoscere il buon latte? Sulle confezioni del latte va indicato il luogo di provenienza del prodotto. Questo garantisce l’acquisto di latte italiano, proveniente da mucche allevate in Italia, secondo tutte le regole del nostro Paese, e pastorizzato seguendo i protocolli di igiene dettati dal nostro Ministero e dall’Unione Europea. E’ molto importante controllare che siano presenti queste due diciture: “paese di mungitura” e “paese di condizionamento”. Il paese di mungitura indica il luogo dove sono state allevate le mucche e, conseguentemente, munte. Il paese di condizionamento è quello in cui sorge lo stabilimento dove il latte è stato trattato, pastorizzato ed eventualmente scremato o reso a lunga conservazione per l’ultima volta. Sulla confezione si può anche trovare un’indicazione immediata e specifica come “100% latte italiano” o “100% latte siciliano”. In questo caso, quel latte è stato munto e trattato esclusivamente nella zona riportata in etichetta.

La caseina fa male? Alla caseina appartengono un gruppo di proteine presenti nel latte. Si tratta di molecole formate da oltre 200 residui amminoacidici. Le caseine costituiscono l’80% delle proteine presenti nel latte vaccino. L’ipotetica associazione fra il consumo di latte e di latticini ed il rischio di sviluppare una forma tumorale è stata esaminata in un numero ristretto di studi e i dati disponibili risultano ad oggi incompleti e a tratti contraddittori. L’allergia alimentare al latte è legata principalmente alla caseina. Compare nei primi anni di etа. L’OMS consiglia il prolungamento dell’allattamento al seno fino al sesto mese di vita del bambino. Tende a scomparire con la crescita e può portare talvolta allo shock anafilattico. Si tratta di una forma di allergia difficile da gestire per la presenza ubiquitaria delle caseine. L’industria alimentare ne prevede infatti l’impiego come additivo. La caseina è la principale proteina del latte. Le caseine α, β e γ sono molecole idrofobiche mentre la sola caseina k è idrofila. Poiché il latte è composto per la gran parte di acqua queste molecole tendono ad aggregarsi tra di loro. Ritroviamo le caseine anche nei prodotti dell’industria alimentare ovvero i cosiddetti piatti pronti: salsicce, minestre, bibite, ragù, integratori di caseine, barrette energetiche,salse, latti di proseguimento per lattanti, prodotti da forno, gelati, panna montata. «L’ipotesi che la caseina possa aumentare il rischio di insorgenza di diversi tumori non ha alcun fondamento scientifico» lo sostiene la fondazione Umberto Veronesi che aggiunge: «non ha senso accusare un singolo alimento di provocare malattie, o eleggerne un altro a cura di tutti i mali».

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