Perché il latte di fico fa male? Risponde la medicina

Perché il latte di fico fa male? Il latte di fico è fortemente irritante. Occorre evitare il contatto diretto con il latte di fico perché può ustionare la pelle. In genere le manifestazioni si presentano lineari e ben definite, simili ai segni delle frustate. Di colore rosso accesso, sono accompagnate da una sintomatologia di tipo doloroso.

Per lenire l’irritazione dal latte di fico occorre rivolgersi al medico. L’esposizione al sole può favorire la comparsa di macchie scure nelle sedi d’irritazione. Macchie fortunatamente reversibili che spontaneamente tendono a schiarire nel corso dei mesi successivi.

La vecchia credenza popolare secondo la quale il latte di fico del fico favorisce l’abbronzatura è priva di fondamento, anzi è vero l’esatto contrario: non solo non aiuta, ma danneggia, favorendo altresì le ustioni solari.

Quando il latte di fico fa bene?

Il latte di fico vanta la proprietà di curare i calli e le verruche. Attenzione, però, a non metterlo dove la pelle è sana, perchè è irritante, proprio a causa dell’azione caustica che lo rende utile per le problematiche contro calli e verruche. Se si utilizza il latte di fico non va mai messo a contatto diretto con la pelle.

Per eliminare calli, duroni, porri e verruche fastidiose e antiestetiche. L’antica farmacia Sant’Anna dei frati carmelitani consiglia di applicare direttamente sulle zone interessate, mattino e sera, il succo latteo ricavato dalle foglie o dal fico stesso, lasciar agire fino a quando le parti da eliminare diventano molli, immergere quindi le zone interessate in un bagno di acqua calda così che i porri, le verruche e i duroni si staccheranno da soli.

Per schiarire le efelidi, invece, sempre l’antica farmacia Sant’Anna dei frati carmelitani, consiglia di spremere dal peduncolo di una foglia, o da un fico acerbo il latte bianco e spalmarlo delicatamente sulle efelidi una volta al giorno, questo trattamento, se fatto con regolarità, in breve tempo farà impallidire le efelidi.

E’ comunque sconsigliabile il “fai da te” con il latte di fico in quanto non è comunque una soluzione testata scientificamente. Dosi eccessive, infatti, potrebbero arrecare danno anzichè un miglioramento. Ecco perché è opportuno sempre e comunque consultare un medico.

Come utilizzare i fichi per la salute?

I fichi contri la tosse e la raucedine. Fare bollire 5 o 6 fichi secchi in mezzo litro d’acqua per un quarto d’ora e filtrate. Usare il decotto la mattina a digiuno e comunque lontano dai pasti: prendetene tre o quattro tazzine al giorno. Per aumentare l’efficacia contro la tosse del decotto, aggiungete qualche castagna secca.

I fichi per combattere il raffreddore. Fare bollire per qualche minuto in mezzo litro di acqua 3 o 4 fichi freschi, la scorza di un’arancia o di un limone, una foglia di alloro, una stecca di cannella e qualche chiodo di garofano. Filtrare e bere questo decotto caldo, alla sera, dolcificando a piacere con un cucchiaino di miele.

I fichi per combattere la stitichezza. Fare bollire 30 grammi di fichi secchi in un paio di tazze d’acqua per 20 minuti. Bere tutto il decotto, fichi compresi, al mattino a digiuno. In alternativa fare bollire in poca acqua alcuni fichi secchi e alcune prugne secche spezzettati per una decina di minuti. Lasciare riposare tutta la notte e consumare la frutta, e il liquido, al mattino a colazione.

I fichi per curare le afte. Per un sollievo basta applicare la polpa di fico direttamente sulla piaga. Se ci sono infiammazioni gengivali fare bollire 5 o 6 fichi secchi in mezzo litro d’acqua per un quarto d’ora e filtrare. Usare il decotto per fare dei gargarismi e degli sciacqui.

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