La crusca fa ingrassare? La crusca è un alimento in genere consigliato nelle diete, anche se il suo monte calorico non è molto basso. In commercio si trovano due tipi di crusca. Quella di frumento e quella d’avena. La prima, quella di frumento, è leggermente meno calorica: si contano infatti circa 210 calorie per 100 grammi di prodotto, contro le 250 per 100 grammi della crusca d’avena. La crusca non è un alimento dietetico. Grazie al suo grande potere saziante e grazie al suo contenuto in fibre può essere, però, aggiunta ad ogni dieta importante. E’ bene ricordare che un singolo alimento non può determinare tutte le calorie giornaliere consumate. La crusca di frumento ingrassare se consumata in porzioni eccessive. Al di la del fatto che la crusca di frumento sia ingrassante o dimagrante, è capace e offre minerali, come il fosforo, il manganese, il rame e ancora le vitamine, principalmente il complesso B. La crusca di frumento si distingue anche per avere più carboidrati rispetto all’avena. La crusca di frumento differisce dall’avena anche negli effetti di sazietà, ma entrambi agiscono positivamente per il funzionamento intestinale.
Chi non deve mangiare la crusca? Non dovrebbero mangiare la crusca quanti soffrono di gas nello stomaco, coliti, flatulenza e meteorismo. Se si assumono dei medicinali occorre pestare molta attenzione. La crusca potrebbe assorbire il principio attivo rendendo vana la cura. Per questo è sempre bene rivolgersi al proprio medico. In genere, però, è sempre bene aspettare sempre 3 ore se si consuma della crusca o, al contrario, se si assume il medicinale. La crusca intralcia anche l’assorbimento del calcio, quindi chi soffre di osteoporosi dovrebbe evitarla. La crusca di frumento e quella di avena sono bandite per gli allergici o intolleranti al glutine. La giusta razione quotidiana di crusca, secondo gli esperti, è di 10 grammi al giorno per fare il pieno delle sue tante virtù senza incappare in problemi di non assorbimento negativo.
Quali sono i benefici della crusca? La crusca è da sempre usata per aiutare la mobilità intestinale. Chi soffre di stipsi dovrebbe consumare una porzione di crusca al giorno. In questo modo si aiuta tutto l’apparato digerente a liberarsi e a funzionare meglio. Affinché tutto funzioni, però, occorre bere molta acqua durante il giorno. La crusca, infatti, assorbendo i liquidi, rischia di rendere le feci ancora più dure se l’organismo non è adeguatamente idratato. La crusca aiuta chi ha il diabete. Ha, infatti, pochissimi zuccheri e recenti studi hanno mostrato come questo prodotto riesca a tenere sotto controllo i picchi glicemici e gli stessi zuccheri presenti nel sangue. La crusca aiuta anche a contrastare il colesterolo. Possiede, infatti, un forte potere assorbente. Per questo riesce a trattenere il colesterolo contenuto nei cibi che ingeriamo e a renderlo quasi del materiale da scarto. La crusca protegge stomaco e cuore. Alcuni studi hanno dimostrato che il consumo quotidiano di crusca aiuta il sistema cardiaco a funzionare meglio. Pare, inoltre, che proprio la crusca aiuti ad evitare l’insorgere della diverticolite e aiuta anche chi soffre di bruciori di stomaco e ulcere.