Cosa succede a chi smette di mangiare farina bianca? Risponde la medicina

Cosa succede a chi smette di mangiare farina bianca? A leggere cosa scrivono alcuni siti internet chi smette di mangiare la farina bianca ha la digestione più veloce e nessun aumento della pressione sanguigna. Evita i disturbi intestinali e tiene il controllo sotto controllo. Il Ph si riequilibra e di conseguenza diminuiscono le probabilità di osteoporosi aumentano e fratture. La farina bianca raffinata è privata, infatti, di due parti fondamentali del grano: la crusca all’esterno ed il germe all’interno. Più prodotti raffinati una persona mangia più insulina deve essere prodotta dall’organismo. L’insulina favorisce il deposito di grasso, il passaggio ad un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati, che può portare a malattie cardiache. In questi casi arrivare anche il diabete.

Perché il colore del pane è più bianco rispetto a quello del grano? La farina usata per fare il pane bianco è sbiancata chimicamente, proprio come quando usi la candeggina. Ecco perché mangiando il pane bianco si rischia di mangiare anche i residui chimici degli sbiancanti. I produttori industriali di pane usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento che sono tutti abbastanza nocivi. Utilizzano l’ossido di azoto, di cloro e nitrosyl, perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari. L’ossido di cloro, combinato con le proteine rimaste nella farina, produce allosana che è usata per causare stati diabetici negli animali da laboratorio. La farina bianca ha proteine di scarsa qualità.

Come si può sostituire la farina bianca? Ci sono tante alternative per sostituire parzialmente o totalmente la farina bianca. La farina integrale è una farina di frumento a cui non è stata tolta la crusca e può essere utilizzata in tutte le preparazioni culinarie. La farina di segale è adatta a preparare il pane che assume un aspetto più scuro. La farina di castagne viene utilizzata nei dolci tipici della stagione autunnale ma è molto valida in tutti i tipi di dolci in cucina come alternativa alla farina bianca. La farina di carote sarebbe una sana validissima sostituta ma ancora oggi si trova raramente nei negozi.

La farina bianca è un veleno? Lo sostiene l’epidemiologo Franco Berrino. Il noto esperto dice che la farina bianca è nociva perché gli si tolgono i componenti che fanno bene alla salute, in particolare le fibre che proteggono l’intestino e poi ha un indice glicemico molto alto. Per Berrino mangiando la farina bianca la glicemia sale molto rapidamente e questo favorisce molte malattie, il diabete, i tumori e l’obesità. Berlino definisce la farina bianca «il più grande veleno della storia». Secondo Berrino, la soluzione migliore è scegliere i prodotti integrali ma facendo attenzione perché vengono venduti prodotti integrali con aggiunta di crusca.

Perché la farina bianca non è un veleno? Alcuni esperti che non condividono il pensiero di Berino sostengono che non esistono cibi velenosi, quindi la farina bianca non può essere considerata un veleno. Chi la consuma deve solo tener presente che rispetto all’alternativa integrale viene ridotto nella dieta l’apporto di componenti benefiche come la fibra. La pasta prodotta con semola integrale ha lo stesso indice glicemico della pasta prodotta con semola raffinata. Se si vuole abbassare l’indice glicemico della dieta senza generare allarmismi ingiustificati basta consigliare di consumare meno pane sostituendolo con la pasta. Consumare pasta cotta al dente riduce l’impatto glicemico.

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