Cosa succede a chi mangia cracker tutti i giorni? Bisogna stare molto attenti alle etichette e agli ingredienti che vengono elencati. Gli ingredienti che vengono utilizzati per garantire il gusto e la conservazione degli alimenti preconfezionati, infatti, possono risultare nocivi per la salute. Tra i più comuni troviamo il bromato di potassio, lo sciroppo di fruttosio e la L-cisteina, un agente ammorbidente che viene prodotto artificialmente. Non mancano i medici e gli alimentaristi che di fronte a certi crackers parlano di prodotto scadente. Spesso, infatti, tra gli ingredienti sono presenti zuccheri, conservanti e lipidi di bassa qualità, come i mono e digliceridi degli acidi grassi, ricavati da oli vegetali quale quello di palma o perfino, fate attenzione, da scarti di macellazione.
I cracker fanno ingrassare? Forse non tutti sanno che 50 grammi di cracker equivalgono a ben 210 calorie. Sono tanti che fanno l’errore di mangiare i cracker pensando di rimanere leggeri. Non sanno, purtroppo, che così facendo si fa peggio. Al posto di un pacchetto di cracker, infatti, è preferibile mangiare un pezzo di pane. Non tutti sanno che 50 grammi di pane contengono, infatti, 130 calorie. Quel che è più importante, però, è che il pane non ha subìto tutti i processi di lavorazione e conservazione dei cracker. Ecco perché risulta più naturale e meno grasso. Nella dieta di tutti i giorni, infatti, bisogna stare molto attenti ai grassi.
Perché bisogna stare attenti a mangiare i cracker? Spesso nei cracker viene utilizzato il bromato di potassio per dare loro consistenza e contribuire a farli lievitare. II bromo di potassio, è bene sapere, è stato classificato come cancerogeno tanto che l’agenzia internazionale sul cancro lo classifica come un possibile cancerogeno per l’uomo. E’ vero che la cottura al forno converte il bromato di potassio in bromuro di potassio non cancerogeno ma nel Regno Unito una ricerca ha dimostrato che nonostante la cottura è possibile rilevare residui di bromato nel pane. Il consiglio è di leggere le etichette perché il bromato di potassio è un additivo inutile.
Come fare i cracker in casa? Per iniziare mescolare 250 grammi di farina integrale, 80 ml di acqua, 30 grammi di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale. Una volta pronto l’impasto, stenderlo con un matterello in modo che diventi sottile e ritagliarlo in tanti rettangoli come i classici crackers.
Prima di infornarli condirli con poco sale e spennellarli con un po’ di olio. Bucherellarli con una forchetta e cuocerli a 200° per circa 10 minuti. Si possono tagliare e si possono anche arricchire con erbe aromatiche come timo, origano e rosmarino o con spezie come curry, paprika o curcuma.
I cracker sono digeribili? Sì. Chi ha problemi nella digestione del pane può ricorrere ai cracker. Si narra che il medico Teobaldo Pecchio ha ideato i grissini per venire incontro alle esigenze del cagionevole Vittorio Amedeo II, che non riusciva a digerire la mollica del pane. I cracker proprio perché privi della mollica, ed essendo maggiormente friabili per il tipo di cottura tostata, sono maggiormente masticabili e più facilmente digeribili. Ma attenzione sempre agli ingredienti. Spesso per la friabilità vengono usati altri grassi prima di essere tostati. La trasparenza degli ingredienti ci viene in aiuto ma non sempre le etichette sono chiare.