Cosa succede a chi smette di mangiare salumi e insaccati? Quando si smette di mangiare salumi e insaccati si dimagrisce. Lo ha scoperto un team di ricercatori della facoltà di Medicina della George Washington University. I partecipanti alla ricerca che eliminavano la carne dalla dieta perdevano tra i 4 e i 5 kg di media senza dover contare le calorie o aumentare l’attività fisica. In chi abbandonava la carne migliorava anche anche l’attività intestinale, perché introducendo più verdure e fibre, oltre che i legumi, si stimola la peristalsi. Per chi smette di mangiare salumi e insaccati diminuisce il rischio di sviluppare il cancro. Consumare 50 grammi di carne rossa al giorno può aumentare del 18% lo sviluppo del cancro al colon o allo stomaco.
Cosa succede a chi mangia tutti i giorni salumi e insaccati? Uno studio pubblicato su Lancet Oncology, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha mostrato che salti e insaccati, ovvero le carni processate, sono cancerogene per l’uomo. Chi consuma salumi e insaccati, in altre parole, va incontro ad un danneggiamento del proprio organismo che finisce con aumentare il rischio di contrarre tumori legati all’intestino e all’apparato digerente: colon-retto, pancreas e anche stomaco. Tutto questo perché le carni processate subiscono lunghe lavorazioni, come stagionatura, affumicatura, salatura, aggiunta di conservanti. Tutti processi dannosi per la salute. Sotto accusa, quindi, è il procedimento a cui vengono sottoposte le carni.
Quali salumi si definiscono insaccati? In Italia si producono più di 300 tipi di salumi. Contengono elevate quantità di sale che ne permette la conservazione per molto tempo. I salumi sono fatti con carni di bovino, ovino e suino ma anche con carni più rare come quelle del cervo e della selvaggina. I salumi possono essere di carne cruda o cotta. I salumi insaccati vengono fatti a partire da carni tritate crude o cotte. La più comune è il maiale, ma possono essere mischiate più carni. Sono contenute in un involucro contenitore, solitamente l’intestino di un animale. Sempre più spesso le aziende produttrici usano involucri sintetici.
Quali sono i salumi insaccati più famosi? Nei salumi insaccati oltre alla carne vengono aggiunti vari ingredienti come sale, spezie, erbe aromatiche, zuccheri, polvere di latte e additivi come nitriti e nitrati di sodio e potassio. Gli additivi impediscono lo svilupparsi del botulino, di altre muffe e danno il tipico colore rosso. Tra gli insaccati troviamo salame, salamella, mortadella, coppa, salsiccia, würstel, sanguinaccio, soppressata, zampone, cotechino. I salumi non insaccati vengono prodotti utilizzando tagli di carne singoli che, non prevedendo un impasto, non necessitano di essere contenuti in un involucro. Tra i salumi non insaccati troviamo prosciutto cotto e crudo, bresaola, culatello, speck, pancetta, guanciale e lonzino.
Quanti insaccati e salumi mangiare? Non bisogna esagerare col mangiare salumi e insaccati perché sono molto calorici e salati. Il consiglio è di non mangiarli più di una volta la settimana e di prediligere quelli meno grassi e con poco sale. Alcuni nutrizionisti consigliano di non superare i 100 grammi e di abbinare pane nero o pane integrale con verdure crude. Per una dieta bilanciata sarebbe bene mangiare i salumi piuttosto che gli insaccati. Il prosciutto crudo è poco grasso, ma molto salato. Il prosciutto cotto è leggero e digeribile. La bresaola è la più leggera e la meno calorica. Ha solo 150 calorie ogni 100 grammi.