Cosa succede ai diabetici che assumono la cannella? I diabetici in terapia farmacologica possono assumere la cannella e tutti i prodotti a base di cannella solo in accordo con il medico per scongiurare l’evenienza di ipoglicemia. Il legame tra l’assunzione di cannella e il diabete è oggi molto controverso. Ci sono diversi studi che evidenziano come la con manganella può essere un rimedio naturale che potrebbe aiutare a vivere meglio chi soffre di diabete. Non mancano gli studi che mettono in evidenza le capacità della cannella nel migliorare non solo la glicemia ma anche i livelli di colesterolo e di trigliceridi di chi convive con il diabete di tipo 2. Non mancano, però, altri studi sulla cannella in contrasto con tutto questo.
Come assumere la cannella per non fare male al diabetico? Una prima considerazione e va fatta sulle modalità di assunzione della cannella. Poi occorre anche considerare la forma di somministrazione che può fare la differenza. Non è la stessa cosa assumere estratti liquidi, corteccia polverizzata ed estratti derivati dalla polvere. A secondo di che si tratta può contenere principi attivi diversi che possono essere caratterizzati da diverse biodisponibilità. Ecco perché è importante rivolgersi sempre al proprio medico. Al momento, infatti, è difficile dire quanta cannella si può assumere, e di quale tipo, per ottenere degli effetti desiderati in termini di riduzione della glicemia. Occorre attendere altri studi più precisi sull’argomento.
Quali sono i benefici della cannella? Grazie all’aldeide cinnamica che contiene la cannella svolge azione anticoagulante ed antitrombotica. La cannella ha proprietà antibatteriche ed antimicotiche. Ovvero è in grado di contrastare la crescita di batteri e funghi come, ad esempio, la Candida. La cannella protegge il sistema cardiovascolare La cannella protegge il cervello e difende da malattie neurodegenerative. La cannella protegge dai danni causati dall’invecchiamento cellulare. La cannella facilita la digestione e aiuta l’intestino perché contiene fibre che contribuiscono al benessere dell’intestino. La cannella contrasta dispepsia e gas intestinali ed è anche un ottimo rimedio per i sintomi influenzali ed anche per il mal di gola.
E’ vero che la cannella abbassa la glicemia? Lo dice uno studio pakistano, che purtroppo non ha trovato conferme in altre ricerche. Lo studio è stato portato avanti da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di nutrizione umana della Università di Peshawar nel Pakistan. Secondo questi autori, la somministrazione a un gruppo di pazienti diabetici di una dose giornaliera, da 1 a 6 grammi, di cannella della varietà Cinnamomum Cassia, avrebbe prodotto, in confronto con un eguale numero di soggetti trattati con placebo, una riduzione significativa della glicemia. Purtroppo, i risultati ottenuti dagli autori pakistani non sono stati confermati in lavori successivi.
Chi non dovrebbe assumere la cannella? Gli effetti collaterali della cannella si hanno quando se ne consumano dosi eccessive. La cannella contiene curarina che è una molecola ad azione fluidificante sul sangue. Ecco perché occorre stare molto attenti nell’assumere la cannella se si usano anticoagulanti. Inoltre, si consiglia di evitarne il consumo in gravidanza perché potrebbe aumentare la contrattilità uterina. Sempre assumendo grosse quantità di cannella si potrebbe andare incontro alla stimolazione della peristalsi intestinale finendo per causare diarrea e crampi. Anche chi assume farmaci antinfiammatori dovrebbe porre molta attenzione ad assumere la cannella. Potrebbe infatti interagire col principio attivo del farmaco.