Cosa succede a chi mangia prosciutto fritto? Sono tante le ricette che vedono quale ingrediente il prosciutto fritto. Come per tutte le fritture bisogna stare attenti anche al prosciutto. La frittura fa male perché comporta la creazione dell’acrilammide, una sostanza cancerogena che si forma in seguito alla cottura ad alte temperature. Tutto questo può accadere anche quando si vuole il prosciutto fritto. Occorre stare molto attenti, infatti, al punto di fumo, ovvero quel parametro del calore in cui i trigliceridi si deteriorano e si separano in acidi grassi e glicerolo. Bisogna fare attenzione al colore del prosciutto fritto. Meglio evitare il prosciutto fritto troppo dorato e croccante. Il prosciutto fritto va sempre accompagnato con verdura e frutta che contrastano l’effetto tossico dell’acrilamide.
Quando il fritto fa male? Il fritto fa molto male quando non si utilizza un olio di qualità. Quando poi si usa poco olio e si cuoce tutto assieme, la temperatura scende anche fino a 150 gradi e gli alimenti tendono ad assorbire l’olio, senza completare la cottura. Bisogna sempre scartare l’olio quando si nota che il colore inizia ad imbrunire. Un altro accorgimento riguarda il riutilizzo dell’olio per il fritto. In casa è sempre meglio evitarlo. Se proprio è necessario occorre rabboccarlo. Una volta finita la frittura conviene sempre gettare l’olio vecchio e metterne altro in padella. Per un buon fritto, infine, occorre utilizzare solo oli e grassi idonei.
Come preparare un buon fritto? Il fritto fa male e va evitato. Ci sono degli accorgimenti da usare per preparare un fritto che faccia meno male. Anzitutto occorre ridurre i tempi di frittura, evitando di bruciare i cibi e preferendo una frittura dorata. Come seconda regola occorre evitare di aggiungere spezie o sale ai cibi da friggere, perchè accelerano la disgregazione dei grassi. Un altro accorgimento a cui prestare attenzione è quando si friggono più cibi contemporaneamente. In questi casi occorre friggere gli alimenti pochi alla volta. Si riducono, infatti, in questo modo anche i tempi di cottura e si ottiene una migliore resa nella frittura.
Quali sono i benefici del prosciutto? Le proteine contenute nel prosciutto crudo sono ad alto valore biologico. Queste proteine sono ricche di amminoacidi essenziali e alcune sono addirittura ramificate, e quindi presentano una struttura più complessa. Queste proteine, infatti, sono ricche di valina, leucina e isoleucina che sono aminoacidi molto importanti nella dieta dello sportivo, poiché contribuiscono all’aumento di massa muscolare. Il prosciutto, inoltre, è ricco di vitamina B1 che è importante perché interviene nel processo di trasformazione del glucosio in energia all’interno della cellula. Il prosciutto contiene anche la vitamina B12 che è una vitamina fondamentale nella formazione di globuli rossi.
Quando mangiare il prosciutto? In un regime dietetico sano ed equilibrato il prosciutto si può mangiare un paio di volte a settimana. Bisogna sempre fare attenzione, però, perché il prosciutto, come tutti i salumi, non va considerato un alimento da accompagnamento ad altro come spesso è abitudine fare. Il consiglio, inoltre, è di sostituire il pane bianco comune raffinato con del pane di segale, integrale che è ricco di fibre e dal maggiore potere saziante. Il segreto anche nel mangiare il prosciutto, invece, è di non eccedere nel consumo. Attenzione va data alla scelta del prosciutto: deve essere sempre di ottima qualità.