Prendere in affitto un appartamento espone oggi a delle truffe. Oggi, infatti, in tanti quando devono prendere in affitto un appartamento o una camera si rivolgono a internet. Gli annunci non mancano. Quasi sempre riguardano anche immobili che si trovano nella località che interessa. In internet si ha la possibilità di consultare ma soprattutto di fare confronti e verifiche. Spesso i prezzi sono anche interessanti. La truffa, però, potrebbe essere dietro l’angolo. Ecco allora cinque consigli per evitarla.
Primo consiglio: accertarsi dell’identità del locatore. E’ la prima cosa da fare. Sull’annuncio c’è un numero telefonico? II questo caso occorre comporre questo numero e vedere chi risponde. Spesso, in caso di truffa, il numero pubblicato è fasullo. Per questo risulta irraggiungibile oppure non risponde nessuno. In questi casi dovrebbe scattare il campanello d’allarme. Come mai una persona che vuole affittare un appartamento, che mette un annuncio, non si fa trovare? Se non si riesce a telefonare allora occorre inviare al proprietario una email ed attendere la risposta. Stare molto attenti alla risposta. La ricerca sul proprietario, però, non si può fermare qui. Si può anche digitare il nome e il cognome della persona che ha messo l’annuncio su Google. Si potrebbe così scoprire che questo nominativo è stato adoperato in altre occasioni da qualche truffatore.
Secondo consiglio: verificare le foto dell’immobile. In questi caso si tratta di vedere se le foto contenute dall’annuncio sono vere. Il metodo è semplice. Occorre utilizzare la funzione di ricerca immagini di Google. Se la foto appare tra i risultati con riferimento ad altri annunci la truffa è certa. A tutto questo si può accompagnare la richiesta al proprietario di inviarvi altre foto. Se rifiuta o accampa scuse per non farlo siete di fronte ad un imbroglione.
Terzo consiglio: non fornire i propri dati bancari. Occorre diffidare da chi ti chiede di fornirgli i tuoi dati bancari o magari quelli della tua carta di credito. Questi dati non sono importanti prima che si concluda il contratto. In genere il proprietario potrebbe chiedere l’invio di un documento di identità magari per accertarsi della persona con cui ha a che fare. In questo caso si può chiedere anche al proprietario un documento di riconoscimento.
Quarto consiglio: verificare se il prezzo dell’affitto è realistico. Non è difficile la verifica. Il canone va verificato, infatti, in base alla grandezza dell’immobile ma anche sulle sue condizioni. Non è difficile, per questo, fare un confronto con altri immobili simili che vengono offerti in affitto nella stessa zona. Fatta la verifica se il canone che viene richiesto è inferiore di almeno il 25% rispetto a quello di appartamenti o camere con caratteristiche simili si è di fronte ad una truffa. Se leggendo l’annuncio non c’è alcun canone di affitto bisogna contattare il proprietario e farselo dire.
Quinto consiglio: visitare l’appartamento o la camera. Attenzione a non prendere mai impegni prima di avere visitato accuratamente l’appartamento o la camera che si vorrebbe prendere in affitto. La visita è da fare assolutamente ad evitare truffe che si nascondo dietro l’angolo. Se non si può fare una visita perché troppo distante è sempre bene farla fare ad un amico o a una persona di fiducia a cui chiedere di inviare magari delle foto. Se il proprietario dovesse rifiutare di farvi fare una visita e magari vi dice che non ha le chiavi dovete diffidare ove vi chiedesse di versargli una caparra. Prima di pagare occorre sempre pretendere una visita presso l’appartamento.
Sesto consiglio: pagare sempre in modo tracciabile. Hai accertato che il proprietario esiste? Ti sei accertato che il canone di affitto è reale? hai visitato l’appartamento? A questo punto dovrai stipulare il contratto. Ti si può chiedere di dare un acconto a conferma della serietà delle tue intenzioni. nessun problema. Devi solo pretendere chiarezza. In genere quando si stipula un contratto di locazione l’inquilino versa al proprietario un importo che comprende una o più mensilità di canone e un deposito cauzionale. E’ una somma che garantisce in parte il proprietario. In questo casi si deve pretendere una ricevuta e pagare utilizzando strumenti sicuri e tracciabili, come il bonifico bancario o Paypal. Bisogna evitare di versare il denaro su carte ricaricabili. Non accettare nemmeno un servizio di deposito a garanzia. Questi servizi hanno lo scopo di conservare in deposito somme di denaro, in attesa di essere autorizzati a versarle ai destinatari. Pretendi di stipulare il contratto per iscritto e di registrarlo. La registrazione, oltre ad essere obbligatoria per legge, rafforzerà la tua tutela, perché darà al contratto una data certa, che sarà quella apposta dall’Agenzia delle Entrate.