Il pane fritto fa bene o fa male? Ecco l’incredibile risposta

Il pane fritto fa bene o fa male? Il pane fritto così come tutte le fruttare fa male. Mangiare il pane fritto troppo bruciacchiato potrebbe aumentare il rischio di cancro. Lo dice una campagna della Food Standards Agency (FSA), l’organismo governativo britannico incaricato di vigilare sulla salute in relazione al cibo. La colpa è dell’acrilammide, una sostanza chimica che si forma quando si cuociono soprattutto gli alimenti amidacei ad alte temperature. Il consumo eccessivo di acrilammide, secondo alcune ricerche scientifiche, a dimostrato effetti cancerogeni. Il problema è anche per il famosissimo toast.

Che cosa è l’acrilammide? L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma quando gli alimenti ricchi di amido vengono arrostiti, grigliati o fritti a lungo e ad alte temperature. La frittura fa male perché nella maggior parte dei casi si utilizzano oli di semi, economici e dalla buona resa, come mais, girasole e soia. Sono anche oli ricchi di grassi insaturi e sottoposti a pesanti processi di raffinazione. Per questo perdono le loro caratteristiche organolettiche. nelle fritture bisogna preferirei oli stabili ad alte temperature, come quello di arachidi e l’extravergine di oliva.

Come limitare gli effetti dannosi della frittura? Si potrebbe stare attenti quando si frigge ad alcuni piccoli accorgimenti. Anzitutto non riutilizzare l’olio fritto e non aggiungerne del nuovo a quello già utilizzato. Occorre ridurre i tempi di cottura, evitando di “bruciare” i cibi e preferendo una frittura dorata. Bisogna evitare di aggiungere spezie o sale ai cibi da friggere, poiché accelerano la disgregazione dei grassi. occorre friggere gli alimenti pochi alla volta e a piccoli pezzetti. Nella scelta delle padelle scegliere quelle antiaderenti di ferro e acciaio, con superficie liscia.

Quali sono i benefici del pane? Il pane apporta molti carboidrati, ben 63 grammi circa ogni 100 grammi di prodotto. Questi carboidrati una volta introdotti nell’organismo vengono trasformati in glucosio. Il glucosio viene impiegato come energia per cervello e muscoli. Nel pane è assente il colesterolo e per questo è un alimento adatto a essere inserito anche nelle diete di soggetti con problemi cardiovascolari. Il pane ha un alto potere saziante ed è quindi in grado di ridurre l’appetito. Molto buono è il pane integrale perché utile soprattutto per chi soffre di stitichezza. Rispetto al pane bianco, infatti, contiene più minerali e fibre utili a migliorare il transito intestinale.

Perché mangiare il pane integrale? Il pane con farina integrale e a lievitazione naturale ha un minore indice glicemico. Ecco perché incide meno sui picchi di glicemia. Per chi segue una dieta ipocalorica consigliamo di mangiare il pane ricco di fibre e senza grassi. Per chi soffre di intolleranza al glutine il pane adatto è quello di farina di mais, ricco di proteine ma senza glutine.

Perché va controllato il colore del pane? Va sempre controllato il colore della crosta perché se molto chiara, significa che il tasso di umidità all’interno è sicuramente elevato. Bisogna fare attenzione ad un pane del genere perché si digerisce con più difficoltà e rischia di sviluppare più velocemente delle muffe. Quando la crosta è bruna, invece, ci possono essere state delle reazioni di caramellizzazione degli ingredienti. Anche in questo caso il pane risulta poco digeribile. Il pane migliore è quello dal colore dorato.

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