Lire rare: le dieci lire del 1947 che valgono fino a 4.500 euro

Non tutti sanno che tra gli Euro ci sono ci sono monetine che potrebbero valere una piccola fortuna. Ci sono monetine che potrebbero valere una piccola fortuna ma non tutti lo sanno.

Le monete rare sono uno strumento inaspettato tramite il quale si può anche guadagnare. Se vengono vendute ai collezionisti o ai negozi specializzati in antiquariato e numismatica, infatti, potrebbero garantire delle entrate spesso molto interessanti. In genere queste monete più sono scarse e in buone condizioni e più il loro valore sale.

Le dieci lire del 1947 che vengono un patrimonio

Attenzione se a casa avete le dieci lire del 1947 con un rametto di olivo e un cavallo alato. Sono davvero da collezione e molto rare. Il loro valore può superare i 4.000 euro. La moneta da 10 lire del 1947 è il pezzo più raro da trovare. E’ stato segnato come R3 e può davvero valere una fortuna. E’ possibile vendere la moneta in buone condizioni intorno ai 1.700 euro. Nello stato di Splendido poco meno di 3.000 euro mentre in Fior di Conio può arrivare a valere anche più di 4.500 euro.

Il 1946 è l’anno della prima moneta da 10 Lire della Repubblica Italiana. Viene chiamata anche come 10 lire Olivo perché su una delle due facciate è presente appunto un piccolo ramoscello d’olivo. Nell’altra facciata troviamo invece Pegaso, il cavallo alato. La moneta è composta da una lega chiamata Italma, misura 29 millimetri e pesa 3 grammi. E’ stata coniata dal 1946 al 1950. L’anno successivo è stata introdotta la 10 lire Spighe. Il primo pezzo, quello di prova ha la scritta PROVA incisa in basso a destra nella facciata riportante l’olivo. La coniazione della moneta di prova è del 1946 e questo pezzo non è collezionabile.

Le dieci lire che valgono tanti soldi

Nello stesso anno venne però messa in circolazione la 10 lire del 1946 normale. Questo pezzo può valere in Fior di Conio anche più di 500 euro. Un pezzo in condizioni Splendide ha comunque un ottimo valore, superiore ai 350 euro mentre un BB, cioè un pezzo in buone condizioni, può arrivare a valere anche 200 euro.

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