L’Italia conferma il primato del girone, grazie al pareggio (0-0) conquistato nella notte di Danzica e al risultato dell’altra gara tra Bosnia e Paesi Bassi che chiudono l’incontro del pomeriggio con lo stesso punteggio. Fondamentale sarà la sfida di mercoledì prossimo a Bergamo contro i Paesi Bassi. Per gli Azzurri, infatti, sono cinque i punti in classifica, alle spalle ad una lunghezza ci sono proprio i Paesi Bassi e la Polonia, due i punti per la Bosnia. Sale a 18 la striscia di risultati utili consecutivi (14 vittorie e 4 pareggi), mentre Mancini consolida il suo record di miglior Ct degli ultimi cinquanta anni.
Complice le condizioni del campo, l’Italia lascia a Danzica due punti importanti, ma ritrova il pubblico, novemila spettatori, il 25 per cento della capienza dell’”Energa Arena”, secondo le ultime disposizioni della UEFA.
LA PARTITA – Dopo aver conquistato a settembre una vittoria e un pareggio con Paesi Bassi e Bosnia Erzegovina, e il largo successo di mercoledì scorso nell’amichevole con la Moldova, l’Italia si trova di fronte, a Danzica, una formazione forte come la Polonia e un campo difficile, ma soprattutto quel Lewandowski che oggi viene considerato il migliore attaccante in circolazione.
Senza Chiellini che, in dubbio nella vigilia, rimane in panchina, Mancini schiera al centro della difesa la coppia Bonucci-Acerbi, mentre Florenzi prende posto sulla fascia destra ed Emerson a sinistra, con Donnarumma in porta. A centrocampo il collaudato trio Barella, Jorginho e Verratti, in attacco Chiesa, Belotti e Pellegrini.
La prima occasione è degli Azzurri al 10’, un colpo di testa di Pellegrini, su cross di Barella, che non trova però lo specchio della porta. Un minuto dopo azione di prima Verratti-Belotti, con Chiesa che col destro da tre metri fallisce l’obiettivo. E ancora, finisce fuori un colpo di testa di Barella.
La Polonia sembra in difficoltà, ma al 13’ un disimpegno sbagliato di Jorginho lancia Lewandowski, sul quale è lesto ad intervenire Bonucci. E sempre Lewandowski, lanciato in contropiede, si fa anticipare da un tempestivo Emerson al 17’.
Partita bella, veloce, con repentini cambi di fronte, ma con l’Italia che tiene in mano il gioco. Al 34’ ci prova ancora Pellegrini, il suo destro – su assist di Belotti – viene però respinto.
Chiuso il primo tempo 0-0, non ci sono cambi nell’Italia all’inizio della ripresa. Subito aggressivi gli Azzurri, che costringono la Polonia nella propria metà campo, guadagnano tre angoli nei primi cinque minuti, ma senza essere incisivi. Così, nella solita azione di rilancio al 7’, i padroni di casa impegnano Donnarumma con un intervento sul primo palo in risposta ad un tiro a botta sicura di Moder.
Al 25’ arriva il primo cambio di Mancini, dentro Kean al posto di Chiesa, mentre per la Polonia entra Milik in appoggio a Lewandowski. Il leit motiv è lo stesso del primo tempo, tanti errori in fase di appoggio da una parte e dall’altra, complice un terreno in non buone condizioni.
Al 33’il Ct gioca la carta Locatelli al posto di Barella. Al 35’ grossa opportunità per l’Italia con Emerson, che non riesce a concludere da pochi passi. A otto minuti dal termine, mentre per gli Azzurri scendono in campo Caputo e Berardi, il ct polacco Brzeczek richiama negli spogliatoi Lewandowski, sostituito da Linetty. Ed è proprio lui a confezionare l’ultimo brivido di questi novanta minuti con un tiro che, provvidenzialmente intercettato da Acerbi, si stampa sull’esterno della rete.