Francobolli rarissimi: dove trovare quello italiano che vale oltre 2 milioni di euro

Il francobollo italiano che oggi vale oltre 2 milioni di euro va cercato fra la corrispondenza partita dalla Sicilia fra il 1859 e il 1860. Il 9 giugno 2011, all’asta filatelica della Galerie Dreyfus di Basilea, è stata venduta una lettera con un francobollo da ½ grana che avrebbe dovuto essere arancione. La lettera con il rarissimo francobollo è stata pagata 1,8 milioni di euro.

Il compratore ha pagato questa cifra perché si è imbattuto in uno dei francobolli italiani fra i più rari che è conosciuto come “Error of colour”. La lettera, infatti, è stata spedita dalla Sicilia con un francobollo dalla stampa sbagliata, che vale quindi come una rarità filatelica ineguagliabile. Per errore, infatti, era stato stampato in blu invece che arancione. Ecco perché si è di fronte ad un francobollo rarissimo. E’ un francobollo emesso dal Regno di Sicilia nel 1859, che restò in corso fino all’emissione, da parte di Garibaldi in qualità di dittatore, del Decreto del 27 maggio 1860. In giro quindi ci potrebbe essere qualche altro esemplare di francobollo “Error of colour”.

Il francobollo italiano che vale 2 milioni

L’inventore del francobollo è stato l’inglese Sir Rowland Hill (1797-1879) che è stato il responsabile della riorganizzazione delle poste inglesi, all’epoca della Regina Vittoria, la cui immagine compare sui primi due esemplari emessi il 1° Maggio 1840: il famoso “penny black” ed il “two pence” azzurro.

In Italia il francobollo è nato il 1º giugno del 1850, quando il Regno Lombardo-Veneto emise la sua prima serie, denominata “Aquila Bicipite”. Un serie che comprendeva cinque valori diversi.  L’ultimo degli antichi stati italiani ad utilizzare il francobollo è stato il Regno delle Due Sicilie dove è stato adottatoil 1º gennaio 1858 per il continente e l’anno successivo lo estese alla Sicilia, con una serie di 7 valori in grana (in tonalità rosate per il continente, policromi per la Sicilia.

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