Antonina Di Francesca e Pietro La Spisa di Gratteri ebbero 4 figli, 2 maschi e 2 femmine: Maria Antonina, Serafino, Concetta e Antonino chiamato affettuosamente Nino. Questi La famiglia viveva a Gratteri. Nino nasce il 14 aprile 1933. Frequenta la scuola elementare a Gratteri. Si iscrive al Ginnasio a Termini Imerese ed in seguito frequenta il Liceo Mandralisca a Cefalù ma i genitori, essendo il giovane di indole vivace, “ero molto discolo” ricorda lo stesso Nino, decidono per un anno di iscriverlo al Convitto ubicato in Piazza Duomo di cui era direttore Sinicropi. Consegue la maturità classica al Liceo Mandralisca di Cefalù.
Correva l’anno 1955 quando papà Pietro decide di trasferirsi con tutta la famiglia a Cefalù ed inizia l’attività di autoservizi. Nasce allora l’Autoservizi La Spisa con sede in Via Umberto I. Gli autobus, ovvero «le corriere» di Pietro La Spisa servivano oltre al borgo di Sant’Ambrogio anche quei cefalutani che abitavano nelle campagne di alcune contrade che allora usavano quale mezzo di trasporto il mulo. Per questo molti contadini cefalutani apprezzarono il servizio messo a disposizione da Pietro e presto vendono anche il loro mulo.
Il giovane Nino si iscrive presso la facoltà di giurisprudenza all’università a Palermo. Anche lui, quando durante l’anno gli universitari cefaludesi organizzavano la «Festa della Matricola» vi partecipava. Durante la festa in Piazza Duomo, lui che aveva una bella voce, aveva il compito di cantare. Lo faceva accompagnato dal suo grande amico il maestro Vincenzo Curreri. Ad attrarre Nino, più che gli studi universitari era il mondo del commercio. E così presto lascia l’università ed apre un bar in Via Umberto I al civico 28. Il mondo del commercio coinvolge presto il giovane Nino e così accanto al bar inaugura presto anche un negozio di Souvenirs a cui darà un nome che resterà storico per la cittadina cefaludese: «Chez Nino».
Il negozio di souvenirs attira presto tantissimi turisti che arrivavano in città da ogni parte del mondo. Per Nino e la sua Cefalù fu un grande successo. Con il passare degli anni i negozi di Nino La Spisa aumentano e dentro il paese diventano dieci: uno in Piazza Duomo; due nel Corso Ruggero; uno in Via Spinuzza; uno in Piazza Garibaldi e ben 5 in Via Umberto I. I suoi negozi diventano un luogo importante da visitare per tutti i turisti che arrivavano a Cefalù. Nino era molto legato agli albergatori cefaludesi e del comprensorio: De Gaetani, Curcio, Cimino e Mangia. Presto Nino La Spisa apre dei negozi di souvenirs nei vari alberghi di Cefalù e delle zone limitrofe. E così i negozi di Nino arrivano dentro gli hotel di Cefalù: alle Sabbie d’oro, al Costa Verde, al Carlton dove andava personalmente l’allora sindaco Vazzana a dare il benvenuto ai turisti ma anche al Plaia Himera; al Garden Beach; all’Athenèè Palace. Un negozio di Nino arriva anche sulla strada vicino all’Hotel Kalura.
L’attenzione di Nino verso i turisti che arrivavano a Cefalù va oltre e non si arresta. Insieme ad alcuni suoi amici, quindi, Nino ottiene l’autorizzazione per far fermare nella contrada di Santa Lucia i treni speciali Parigi/Cefalù. In questo modo i turisti erano agevolati nel raggiungere il Club Med. Per permettere ai turisti di raggiungere il paese, Nino inizia a fare trasporto con l’autobus proprio fino al Club Med.
In quegli anni Nino era un giovane intraprendente curioso di scoprire, di conoscere, di apprendere soprattutto le lingue straniere. Apprende così l’inglese, il francese, il finlandese e tante altre lingue. Ricorda con fierezza di aver composto una canzone in francese che ha avuto un grande successo: C’est un vrai paradis ce Cefalù una versione allegra della musica di “Vitti nna crozza”. Ai turisti che entravano nei negozi di souvenirs ” Chez Nino”, lui in persona offriva la degustazione gratuita di vino alle mandorle. Alle signore amava regalare un portachiavi con su stampata la Cattedrale di Cefalù e la Trinacria. Ai tanti turisti amava anche regalare i testi delle canzoni, con relativo autografo, del suo grande amico Vincenzo Curreri. I turisti lasciavano contenti la città e molti vi ritornavano negli anni successivi. Ancora oggi a Cefalù arrivano turisti che chiedono di Nino.
Una di queste belle amicizie è quella con Nicole Pastore ed il marito Gerard. Nicole e Gerard arrivano per la prima volta a Cefalù nel 1964. Alloggiano al Club Med. S’innamorano presto di Cefalù. Incontrano Nino e tra di loro nasce una bellissima amicizia che dura ancora oggi. Nicole e Gerard vengono a Cefalù tutti gli anni tra giugno e settembre. Vi rimangono da quindici a venti giorni. Nicole Pastore in Francia crea un’associazione italiana e portano alcuni turisti per una settimana in Sicilia. Alloggiano all’hotel S. Lucia. Nicole decide con Rosario Barranco le escursioni da effettuare ed i ristoranti dove andare a mangiare. I turisti tornano a casa assai contenti dell’organizzazione e Nicole è felice di far lavorare gente affidabile di Cefalù. Nicole e Gerard ogni volta che vengono a Cefalù vanno a trovare Nino che li accoglie con sorriso e gentilezza ed insieme ricordano i bei tempi delle estati cefaludesi.
A Nino La Spisa va il merito di aver ideato l’escursione verso la “Sicilia sconosciuta”. L’idea ha avito un grande successo tanto che è stata offerta da tutte le agenzie estere ai propri clienti. Un’idea che ancora oggi vede alcune agenzie cefaludesi offrirla ai propri clienti. In primis l’Agenzia Barranco con cui tutt’oggi Nino ha vincoli di stima e di amicizia, soprattutto con Alberto il giovane dei fratelli.
In quegli anni Nino non poteva ottenere la qualifica di Direttore tecnico delle Agenzie di viaggi. Per questo fa società con l’Agenzia Barbaro. Compra insieme a Pasquale Curcio, proprietario dell’Hotel Kalura, l’Agenzia RAIMPEX, chiamata in seguito KEFA REISEN, ed ottiene in seguito la nomina di Direttore Tecnico. Amante di conoscere altri popoli e altre civiltà Nino viaggia molto all’estero. Grazie ai viaggi all’estero, e la padronanza di diverse lingue, l’attività di commercio dei souvenirs diventa un vero e proprio grande successo. Presto Nino rileva la bottega di frutta e verdura di Piazza Garibaldi della famiglia Turdo e vi realizza un bar che oggi è di proprietà dei f.lli Calabrese.
Nino, orgoglioso del suo passato di imprenditore, ricorda ancora oggi che proprio questo bar ha cambiato il volto della cittadina normanna. Il bar infatti ha dato la possibilità ai turisti di arrivare la sera dagli alberghi in paese ed in questa piazza trovavano con grande piacere anche la musica. Il tutto grazie ad un’orchestrina tipica composta da musicisti cifalutani. Tra questi il violinista Gioacchino Scelfo e alcuni musicisti madoniti. In piazza si ballava ed era sempre festa sia per i cefaludesi che per i turisti. Ecco perchè oggi Nino dice con orgoglio: «Sono stato il motore del turismo Cefaludese insieme a Peppino De Gaetani. In tutti questi anni ho conosciuto numerosissime persone di tutto il mondo, ho fatto tutte le cose che rendevano il soggiorno dei turisti piacevole ed indimenticabile. Sono felice quando ancora oggi qualcuno ritorna a Cefalù con i nipotini e cerca NINO»