Misure anti covid: ecco su quali ipotesi discutono Governo e Regioni

«E’ appena finita la riunione delle Regioni italiane con il Governo, i Comuni e le Province. C’è una condivisione di fondo tra tutti i livelli amministrativi dello Stato: la drammatica situazione che in tutta Europa sta condizionando la vita di milioni di persone. La nostra posizione è uniforme a quella di tutte le Regioni italiane. Due le priorità che poniamo: la riduzione della mobilità e l’adozione di piani terapeutici/farmacologici per l’assistenza al domicilio, limitando così la pressione sugli ospedali». E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook il Presidente Nello Musumeci.

«Proseguirà domani il confronto, sul testo del nuovo Dpcm che, speriamo, stavolta sia davvero condiviso. Vedo un crescente allarme sociale e di questo dobbiamo essere tutti consapevoli. Scelte forti ma non chiare diventano per i cittadini difficili da accettare. Non ci possiamo permettere errori. Più cresce la mobilità delle persone più crescono le probabilità di contagio. Per questo motivo stiamo valutando la possibilità, assieme alle altre Regioni ed al governo centrale, di ridurre ogni occasione di movimento non proprio necessario. Altra priorità resta la riduzione della pressione sui Pronto Soccorso ospedalieri dei positivi o di quelli che temono di esserlo. Serve quindi più collaborazione da parte della medicina di base affinché si intervenga nel domicilio di chi ne ha necessità».

Quali potrebbero essere a questo punto le misure anti covi per arginare la seconda ondata del coronavirus?

Lockdown. E’ il punto più controverso. Il governo sta valutando l’ipotesi di zone rosse mirate nelle aree dove il virus circola di più, i governatori sono divisi tra chi auspica misure uniformi a livello nazionale, come Attilio Fontana (Lombardia) e Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), e chi invece vorrebbe il proprio territorio esentato dalla chiusura, come Luca Zaia (Veneto).

Scuola: DAD in terza media. Il governo valuta la didattica a distanza (dad) estesa anche alla terza media, i governatori non sarebbero contrari, Michele Emiliano in testa. «Dobbiamo salvaguardare le scuole, soprattutto le elementari e medie – dice il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, segretario del Pd -. ma credo che fare la dad per un mese può salvare l’anno scolastico». Per il ministro Francesco Boccia «non si deve prendere una decisione univoca, ma deve dipendere dal grado di Rt (indice di contagiosità, ndr) in ogni regione».

Coprifuoco alle 18:00. E’ la vera novità emersa dal vertice con gli Enti locali: tutti a casa per quell’ora in tutta Italia, tranne motivi di lavoro o di salute o di estrema necessità. La misura sarebbe sostenuta dal governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, che parla di «stop alla circolazione dopo un certo orario».

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